Se la doppietta di Olivier Giroud lo scorso 5 febbraio aveva segnato la stagione e indirizzato lo scudetto verso il Milan capovolgendo del tutto un’inerzia che appariva nettamente a favore dell’Inter, la Supercoppa andata in scena in Arabia Saudita e stravinta dai nerazzurri potrebbe ribaltare i pronostici anche quest’anno, stavolta sfrecciando verso Appiano Gentile. Sulla partita c’è, onestamente, poco da dire: l’Inter ha dominato dall’inizio alla fine, il Milan è rimasto a guardare, inerme e spaesato al cospetto di un avversario cinico e tatticamente perfetto.
Qui Inter
Gara solida per la squadra di Simone Inzaghi, apparsa attenta, quadrata e molto più cattiva dei concittadini. Onana ha dato certezze ad una difesa ritrovata, Dimarco è la grande sorpresa della stagione interista, ha corsa, qualità e capacità di inserimento, sa difendere, crossare e fare gol, lascia giustamente a Gosens la titolarità della panchina. Ottimo anche un robusto e ordinato centrocampo, devastante l’attacco con Dzeko che ha fatto ammattire Kjaer e Lautaro Martinez che si è preso gioco di Tomori. E ora l’Inter prova il colpaccio anche in campionato col morale ritrovato e tornato altissimo.
Qui Milan
Completamente opposto l’umore in casa rossonera: la squadra di Pioli ha incassato una valanga di gol da quegli ultimi beffardi minuti contro la Roma, situazione da cui i campioni d’Italia non si sono più ripresi, perdendo col Torino in Coppa Italia, pareggiando a Lecce e poi in Supercoppa contro l’Inter. Troppe reti subite, troppo poche realizzate, l’impressione di una squadra in totale confusione e che ha perso quella leggerezza con cui giocava un anno fa. Il contraccolpo psicologico potrebbe essere fortissimo per un gruppo demoralizzato e scarico. La squadra dello scudetto non esiste più.
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