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Terremoto Juve, si va al Coni. Che può solo confermare o annullare la sentenza

Superata la richiesta anche del procuratore federale Chiné, che aveva richiesto 9 punti di penalizzazione. Ora la Juve rischia tanto.

Dirigenza della Juve (© La Presse)
Pavel Nedved e Andrea Agnelli all'Allianz Stadium il 7 gennaio 2023

Il procedimento sportivo a carico della Juventus è stato riaperto. La Corte federale ha accolto l’istanza per revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura Figc e ha determinato sanzioni solo per la Juve e i suoi dirigenti, mentre gli altri club sono stati prosciolti. La notizia però è anche un’altra: la Corte è stata ancora più dura del procuratore, infliggendo alla Juve ben 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionato in corso.

Il club bianconero ha già annunciato che farà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado della giustizia sportiva. Ma questo non potrà entrare nel merito della sentenza, bensì valutare eventuali vizi di forma. Tutto o niente, insomma. Conferma o annullamento. Entro 10 giorni saranno pubblicate le motivazioni della Corte d’Appello, a quel punto si aprirà l’iter del ricorso.

La lunga giornata bianconera

La lunga giornata bianconera era iniziata con la richiesta avanzata nei confronti della Juventus dal procuratore federale Giuseppe Chiné nell’udienza davanti alla Corte Federale d’Appello sull’istanza di riapertura del filone plusvalenze. La richiesta è stata di 9 punti di penalizzazione da scontare già nel campionato in corso. Chiné sapeva che questa sanzione avrebbe avuto un impatto forte fin da subito, mettendo prima di tutto a rischio il posto in Champions League perché la Juve sarebbe scivolata a 28 punti, dietro Roma e Lazio e di conseguenza anche la stabilità economica della squadra che avrebbe dovuto vivere un anno senza la manifestazione europea più importante e ricca. Ma come visto nella disposizione finale, la sentenza è stata ancora più dura.

Le sanzioni per i dirigenti

Non solo la squadra, anche per i dirigenti juventini le punizioni sono state dure. Nel dispositivo diffuso dalla Federazione vengono annunciate infatti oltre ai 15 punti di penalizzazione alla società “da scontare nella corrente stagione”, 24 mesi ad Andrea Agnelli, 30 mesi a Fabio Paratici, ex ds ora al Tottenham, 16 all’attuale ds, Federico Cherubini, 8 mesi per Pavel Nedved, 24 per Mauro Arrivabene. Per tutti con richiesta di estensione in ambito Uefa e Fifa.

La difesa della Juventus

La difesa della Juventus oggi era stata netta ed espressa anche attraverso una nota. I difensori della Juve hanno sottolineato: “Nessuno degli elementi valorizzati dalla procura Federale dimostra l’esistenza di una artificiosa sopra-valutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori alle predette operazioni, con ciò rendendosi piena infondatezza dell’odierno ricorso”. Per questo motivo, viene aggiunto che la “sussistenza di documenti interni e budget riportanti l’indicazione di plusvalenze come obiettivo strategico, non costituiscono affatto un elemento che possa fondare la natura fraudolenta e artificiosa delle operazioni concluse e dei valori ad esse assegnati”.

Le richieste per le altre società coinvolte

Anche altre società erano coinvolte insieme ai bianconeri per il caso plusvalenze e le richieste per loro ricalcano quelle già avanzate in aprile. Nello specifico un’ammenda di 195mila euro per la Sampdoria, 42mila euro per l’Empoli, 320mila euro per il Genoa, 338mila euro per il Parma, 90mila euro per il Pisa, 125mila euro per il Pescara, 23mila euro per la Pro Vercelli e 8mila per il Novara.

Anche per i 52 dirigenti di queste società coinvolte sono state proposte le stesse richieste, ovvero 12 mesi per Massimo Ferrero, 8 mesi e 20 giorni a Ienca per la Samp; 11 mesi e 15 giorni per Corsi dell’Empoli; 6 mesi e 10 giorni per Preziosi, 10 mesi e 15 giorni per Zarbano del Genoa, tra quelli più noti. Tutte le società sono state prosciolte, insieme ai rispettivi amministratori e dirigenti.

La decisione della Corte federale d’Appello

La Corte Federale d’Appello quindi è andata anche oltre le richieste di Chiné. I punti di penalizzazione da scontare subito sono diventati ben 15 e questo riporta molto indietro in classifica i bianconeri, addirittura a 22 punti, al dodicesimo posto in compagnia di Empoli e Bologna, lontano dalla zona Champions e verso un futuro molto scuro.

Domenica c’è la Dea. Bonucci: “Oggi più importante essere squadra”

Mentre fuori dal campo impazza la vicenda, con media e tifosi scatenati, la Juve di Allegri è concentrata sulla sfida all’Atalanta di domenica sera. Leonardo Bonucci ha postato una foto di gruppo della squadra abbracciata: “Noi con Voi. Oggi è ancora più importante essere squadra. Avanti sulla nostra strada. #finoallafine”. Vedremo che impatto avrà questa sentenza sulla testa dei giocatori bianconeri.

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