La Lazio continua la sua avventura in Coppa Italia. Poche le sofferenze patite nel match degli ottavi di finale di ieri sera contro il Bologna all’Olimpico, vinto con uno striminzito ma comodo 1-0. Sembra lontana la partenza a rilento in questo 2023, con un punto nelle prime due partite dell’anno nuovo. Invece Maurizio Sarri sta trovando una nuova quadratura nelle difficoltà. La più grande, nata cinque giorni fa, è l’ennesimo infortunio stagionale di Ciro Immobile.
La ‘coperta di Linus’ dei biancocelesti si è fermata nei primi minuti con il Sassuolo, a causa di una lesione di primo grado alla coscia destra. Non si tratta di un problema fisico troppo pesante, con il centravanti della Nazionale che dovrebbe rientrare in breve tempo, ma sarà sicuramente assente nel match di martedì con il Milan. Il mister toscano ha in tasca la soluzione pronta per l’evenienza, ed ha il nome di Felipe Anderson.
Il brasiliano ha sempre goduto della stima di Sarri, sin dal suo ritorno alla Lazio. Non è un caso che, da quando ha rimesso piede nella capitale, non abbia mai saltato una partita, segno di quanto il tecnico si fidi di lui. Talmente tanto che, con i piccoli acciacchi che hanno costretto Immobile fuori dalle rotazioni, il ruolo di centravanti è stato affidato a lui. Un esperimento che ricorda un po’ quanto fatto in passato da Sarri con Dries Mertens a Napoli, trasformando un’ala tutta pepe in un centravanti capace di far tremare le difese.
Nel match con il Bologna, Felipe Anderson ha dimostrato ancora una volta che la scelta del suo allenatore sta pagando. Ha deciso la partita con i felsinei da ‘vero nove’, così come fatto in passato con Atalanta, Roma e Sassuolo, tutte partite in cui è partito da punta centrale. Quattro dei suoi sette gol stagionali arrivano dunque in un ruolo non propriamente suo, almeno sulla carta. Con le sue abilità è riuscito a scalzare alcuni potenziali candidati al ruolo di vice Immobile, tra cui quel Matteo Cancellieri reputato troppo acerbo.
Per l’ennesima volta, Maurizio Sarri ha fatto della ‘necessità virtù’ il proprio mantra. Così come a Napoli oltre sei anni fa, sta apponendo soluzioni ad una coperta inevitabilmente corta, raggiungendo anche buonissimi risultati. Un altro colpo ben assestato ad un calciomercato estivo che doveva alterare gli equilibri della squadra, che rimangono ormai sempre gli stessi. Intanto il mister sorride, con il suo fedele Felipe Anderson. Da qui a definirlo il nuovo Mertens ce ne passa, ma i centrali del Milan dovranno stare attenti martedì…
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