Siamo al momento del giro di boa per il campionato di calcio di Serie A. Da domani andrà in onda la diciannovesima giornata che perdurerà fino a martedì 24 gennaio con la partita tra Milan e Lazio. Dalla prossima settimana si ricomincerà daccapo con il ritorno: altre diciannove giornate di vera e propria passione, dove si deciderà chi potrà fregiarsi del titolo di campione italiano nella centoventunesima edizione del torneo nazionale. Ma il concetto di ‘ricominciare’ rimane solo sulla carta. Confermata anche per quest’anno la grande novità del 2021/2022, quella del calendario asimmetrico.
Come visto nella scorsa stagione, il campionato italiano ha preso ispirazione dalla Premier League, che ha attuato questa variazione già da qualche anno. L’ordine delle sfide del girone d’andata sarà dunque differente rispetto a quello di ritorno. Una scelta in controtendenza rispetto alla storica Serie A che, fino al 2020/2021, seguiva lo stesso andamento. Una scelta attuata per mettere un po’ di imprevedibilità al torneo, per contrastare la lineareità che ha contraddistinto il nostro campionato fino a due stagioni fa.
Il criterio principale per il calendario simmetrico è: “Una partita non avrà il proprio ritorno prima che siano disputati altri otto incontri”. Una decisione motivata con queste parole dalla Lega Serie A: “La nuova formula permetterà una migliore distribuzione degli incontri, non condizionati in questo modo da vincoli presenti all’andata che possono ricadere sulla stessa giornata del ritorno e viceversa“.
Altri paletti per il calendario simmetrico riguardano i derby, che non possono essere disputati nel primo e nell’ultimo turno del torneo, oltre a capitare nella stessa giornata. Come lo scorso anno, non ci saranno big match durante i turni infrasettimanali. Confermata l’impossibilità di ripetere incontri già disputati nella prima o nell’ultima giornata nelle ultime stagioni e lo scontro tra due squadre impegnate nelle coppe dopo un turno europeo.
Foto: LaPresse
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