Guigliemo Vicario è nato in una terra di grandi portieri, il Friuli ci dà spesso dei grandi atleti tra i pali e Dino Zoff ne è il capostipite e il grande padre. Vicario inizia a giocare all’Ancona Udine e poi all’Udinese, che però deve lasciare perché sono in rampa di lancio altri due grandi talenti, Alex Meret e Simone Scuffet.
Una carriera da underdog
Da puro underdog quindi inizia a girare, toccando città come Venezia, Perugia, Cagliari e stabilirsi a Empoli nel 2021. Al Castellani l’anatroccolo diventa cigno e fin dalle prime prestazione in maglia azzurra si dimostra uno dei migliori portieri della nostra serie A.
Questo trend è continuato anche in questa stagione e la prestazione contro la Sampdoria nell’ultima giornata di campionato è lì a dimostrarlo. Tutte le grandi hanno messo gli occhi su Guglielmo Vicario e se all’inizio la squadra in vantaggio sembrava essere il Napoli, con la conferma a buon livello di Meret in questa stagione, oggi la squadra che ha più voglia di prendere Vicario in futuro è la Roma.
Nella testa di Mou
Mourinho non è molto contento di Rui Patricio, che ha anche a che fare con la carta d’identità, raggiungendo a breve i 35 anni e il secondo, Mile Svilar, non gode di grande credito. Guglielmo Vicario, classe 1996, potrebbe diventare il titolare della porta giallorossa per molti anni e affermarsi anche in ottica Nazionale. Prima però c’è da giocare ancora ad alti livelli questa stagione e portare in salvo l’Empoli.
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