VERONA – Oggi al Bentegodi per la 19a giornata di serie A andava in scena una sfida già importantissima per la lotta salvezza, una di quelle partite che a fine stagione ricordi sia in caso positivo che negativo. Il Verona la affrontava con 9 punti in classifica e al terzultimo posto in classifica, il Lecce invece era a 20 punti dopo il pareggio inatteso e meritato contro il Milan della settimana scorsa.
L’inizio è tutto del Lecce
I primi 30 minuti di gioco segnano un nulla di fatto, il Verona cerca soprattutto le spizzate di Djuric, mentre il Lecce cerca di attivare gli esterni, Strefezza e Di Francesco, senza riuscirci. Al 29’ cambio forzato in casa Hellas: entra Magnai per Dawidowicz. Al 34’ il primo squillo giallorosso: proprio l’attaccante di destra leccese, Strefezza, mette un pallone in area, Blin arriva, calcia, ma Montipò respinge.
Passano solo quattro minuti e questa volta a essere pericoloso è il centravanti, Lorenzo Colombo, abile nel districarsi in area di rigore e tirare forte di sinistro. Ancora una volta Montipò è attento.
Nel momento migliore del Lecce, come spesso accade, il gol del Verona. Apertura sulla destra per Doig, cross del difensore esterno scozzese e come nella classica azione gasperiniana, da esterno ad esterno, si trova in area Fabio Depaoli, capace non solo di colpire forte, ma di farlo anche in maniera molto precisa. Il pallone bacia il palo ed entra in porta.
Il migliore in campo è Ilic
Inizia il secondo tempo con Pezzella che entra per Gallo per il Lecce, ma cambia poco. Al 53’ inizia un Ilic-moment: il centrocampista del Verona prima prende la traversa con un bellissimo sinistro da fuori area, poi serve con un tocco di classe Darko Lazovic per il 2-0.
L’infortunio di Henry
La partita da quel momento in poi non cambia, il Lecce non riesce a impensierire i gialloblu, il Verona spinge ma senza perde gli equilibri. L’unica vera stonata in casa Hellas è purtroppo l’infortunio probabilmente grave per Thomas Henry. In un movimento che serviva per smarcarsi dal difensore, piega innaturalmente il ginocchio destro e l’infortunio potrebbe essere serio. Il Verona però (almeno in parte) sorride. Nella prossima giornata va a Udine con nuove consapevolezze, 12 punti in classifica, che lo mettono in linea di galleggiamento per la salvezza. Il Lecce invece non si aspettava questa sconfitta e soprattutto questa controprestazione rispetto alla partita con il Milan. Domenica contro la Salernitana al “Via del mare” si gioca un altro match di fondamentale importanza.
Il tabellino della gara
- Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz (29′ Magnani), Hien, Ceccherini; Depaoli, Ilic, Tameze (82′ Terracciano), Doig; Lazovic (69′ Sulemana), Lasagna (69′ Kallon); Djuric (82′ Henry). A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Piccoli, Günter, Braaf, Ngonge, Cabal, Coppola, Joselito. Allenatore: Zaffaroni
- Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti (72′ Tuia), Gallo (46′ Pezzella); Gonzalez (64′ Maleh), Hjulmand, Blin; Strefezza (81′ Voelkerling), Colombo (64′ Banda), Di Francesco. A disposizione: Bleve, Brancolini, Askildsen, Helgason, Listkowski, Oudin, Ceesay, Lemmens, Cassandro. Allenatore: Baroni
- Arbitro: La Penna
- Marcatori: 41′ Depaoli, 54′ Lazovic (H)
- Ammoniti: Tameze, Dawidowicz, Ceccherini (H)
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