E’ amaro il risveglio a Lecce dopo la sconfitta contro il Verona che ha interrotto una striscia positiva di 6 risultati utili consecutivi che aveva proiettato i giallorossi lontano dalla zona rossa.
Una zona rossa che oggi, dopo il ko contro l’Hellas, è lontana 8 punti, margine non allarmante, ma comunque meno rassicurante rispetto a 90 minuti fa, soprattutto se la squadra di Marco Zaffaroni dovesse confermare il trend positivo di questo inizio di 2023.
I rimpianti aumentano, oltre che rispetto a questi aspetti pratici – certamente i più importanti -, se si pensa che un successo contro i gialloblù avrebbe permesso ai salentini di superare la Juventus in classifica, naturalmente in attesa della gara dei bianconeri con l’Atalanta.
Un gradino psicologico capace di dare un ultimo slancio in una corsa salvezza che sinora Marco Baroni ha impostato nel migliore dei modi, anche se dovranno essere evitati altri scivoloni come quello del Bentegodi, come insegna il caso Benevento.
Ma i fatti dicono altro e cioè che il Lecce ha Verona ha perso una gara in cui – come prevedibile – si è assunto l’onere di gestire il possesso palla non potendo attaccare in velocità e in campo aperto come ama fare.
Contro una difesa chiusa, i giallorossi non sono stati in grado di trovare gli strumenti adatti a costruirsi le necessarie occasioni gol né, più in generale, a forzare il blocco basso dei veneti, tanto che alla fine il computo dei tiri risulta favorevole all’Hellas.
Una sconfitta, per quanto dolorosa, non cambia un cammino sin qui positivo da parte degli uomini di Baroni, ma certamente bisognerà gestirla nel migliore dei modi, senza farsi prendere dal panico, ma anche con la giusta consapevolezza per evitare di essere risucchiati di nuovo verso la zona rossa.
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