Fuori Davide Nicola, dentro… Davide Nicola. Dopo una settimana alquanto tribolata, la Salernitana è tornata in campo per provare a risalire la china in classifica. Il derby con il Napoli non era probabilmente la giornata giusta per invertire la rotta, ma i granata ci hanno provato con una netta inversione a U rispetto a quanto ci avevano abituato nelle scorse settimane. Venendo anche incontro al presidente Danilo Iervolino, che aveva definito ‘lunga, svogliata, ingrigita’ la squadra vista nelle ultime partite.
Gli otto gol presi con l’Atalanta hanno lasciato un segno nello schieramento granata. Per affrontare la prima della classe, la Salernitana ha scelto di abbassare parecchio il proprio baricentro, seguendo il mantra ‘primo non prenderle’. Oltretutto, gli undici di Nicola hanno scelto in maniera deliberata di concedere il possesso palla al Napoli, con gli azzurri che hanno chiuso con il 75% in questo particolare dato. L’obiettivo dell’allenatore era quello di sfruttare le ripartenze per prendere alla sprovvista gli avversari, ma il 4-5-1 in fase di possesso che diventava 5-4-1 quando c’era da difendere non ha sortito gli effetti sperati.
Non si è infatti vista quella reattività necessaria da parte degli esterni, con Candreva e Dia che non sono riusciti ad assistere al meglio Piatek. Il polacco è stato l’unico che è riuscito a creare dei pericoli alla difesa del Napoli, ma in entrambi i casi ha trovato sulla sua strada un attentissimo Alex Meret. Soprattutto nella seconda occasione, poco prima del 90′ in cui ha deviato sul palo il tiro del centravanti. Troppo poco per mettere fine al digiuno di vittorie che perdura ormai da sette partite, dal 3-1 inflitto alla Lazio all’Olimpico. E la piazza inizia a rumoreggiare.
Al termine del match, il tifo salernitano non è apparso per nulla contento del risultato e dell’atteggiamento della squadra, pauroso e remissivo. Una squadra che fa fatica a ritrovare sé stessa, quella che nel finale della scorsa stagione ha strappato una salvezza che sembrava impossibile. Ora inizia il girone di ritorno, che deve rappresentare una nuova vita per i granata. Per ritrovare quell’atteggiamento che ha fatto innamorare tutti: il match con il Lecce sarà il primo per riacquisire la sicurezza nei propri mezzi ed evitare di ritrovarsi invischiati nella lotta salvezza.
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