Il Milan, che scenderà in campo domani, martedì 24 gennaio, alle 20.45 sul campo della Lazio, si aggrappa sempre di più alla sua stella, Rafael Leao, per uscire dal mini-ciclo di partite senza successi tra campionato e coppe.
Se da un lato in questa stagione stanno emergendo alcuni problemi a livello difensivo, dall’altro è evidente che il solo Leao fatica a garantire da solo l’apporto di gol necessari, specialmente se si considera che solo una volta in carriera (nel 2021/22) è andato in doppia cifra a livello di realizzazioni tra tutte le competizioni.
L’avvio di stagione del portoghese è stato eccellente: 8 gol e 6 assist nelle 17 partite di campionato disputate, a fronte di un record di 11 marcature in un singolo campionato (in 34 giornate), quello dello scudetto.
Nonostante la querelle legata al rinnovo del contratto, dunque, Leao sta tenendo a galla l’attacco rossonero, che è comunque il quarto in Serie A.
Un’incidenza dovuta anche alla tendenza della squadra di Pioli a preferire un attacco in campo grande che Leao può aggredire con la propria progressione.
Con Ibrahimovic ancora fermo ai box, Giroud è andato a segno 5 volte in 16 match, Rebic 3 in 10 partite, con Diaz che ha segnato 4 volte in 16 presenze e Messias 2 in 12 apparizioni.
La delusione più grande è senz’altro Divock Origi (1 gol in 11 gare), mentre anche Charles De Ketelaere sta faticando a dare il proprio apporto, non solo in termini realizzativi.
Con il Napoli lontano 12 punti (ma con una partita in più, in attesa di Lazio-Milan), i rossoneri dovranno trovare gol anche dagli altri giocatori del reparto offensivo affidandosi alla crescita individuale degli stessi, ma anche progettando un sistema offensivo in grado di forzare anche i blocchi bassi a ridosso dell’area avversaria.
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