Napoli e Atalanta. Sarà un caso ma le più grandi rivelazioni di questo girone di andata di Serie A giocano in queste due squadre. Da una parte Kvaratskhelia e Kim, dall’altra Hojlund e Lookman. Del resto parliamo di due società che da anni lavorano alla grande sul mercato, scovando talenti più o meno forti su cui altri non hanno avuto il coraggio di scommettere. Quest’anno il capolavoro lo ha fatto Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, sostituendo big come Koulibaly, Ruiz, Insigne e Mertens con giocatori sconosciuti al grande pubblico ma dimostratisi di immenso valore. Lo stesso si può dire dello staff della Dea, che non ha sbagliato un colpo e ora si gode il suo nuovo attacco.
Dietro a questo quartetto, tuttavia, si nascondono tante altre rivelazioni. Tra giovani emergenti e calciatori che, finalmente, hanno compiuto il definitivo salto di qualità. Ecco la nostra top ten.
- Khvicha Kvaratskhelia – Giù il cappello. L’esterno georgiano acquistato per circa 10 milioni di euro non può non occupare la prima posizione di questa speciale classifica. Classe 2001, 183 cm, oggi vale già sei volte tanto. Nelle movenze ricorda un certo George Best, fuoriclasse del Manchester United anni ’70. Dribbla, crossa, segna. In campionato è già a quota 7 gol e 9 assist, in Champions League ha collezionato 2 reti e 3 assist. Insomma, sa fare tutto. Calciatore moderno se ce n’è uno. Giovane e illegale. De Laurentiis si frega le mani.
- Kim-Min jae – “Aiuto, abbiamo perso Koulibaly. Come faremo?”. I tifosi del Napoli avranno pensato questo alla notizia della cessione al Chelsea del pilastro difensivo senegalese. Invece oggi non lo rimpiangono. Il merito è tutto di Kim, pescato da Giuntoli dal Fenerbahce per soli 18,5 milioni di euro. Dopo sei mesi nel Napoli capolista il suo prezzo è più che raddoppiato, giustamente. Veloce, attento, fortissimo nei duelli 1 vs 1. E dire che è alto 190 cm, mica pochi. Ma lui sbaglia davvero pochissimo. E ogni tanto la butta anche dentro (2 i gol in campionato).
- Rasmus Hojlund – Sul terzo gradino del podio mettiamo il centravanti danese. Precede il collega di reparto Ademola Lookman solo per un motivo: ha 19 anni. Il compagno 25 e qualche campionato alle spalle in più. Rasmus Hojlund, classe 2003, prima di trasferirsi alla Dea in Serie A aveva giocato solo nel Copenhagen e nello Sturm Graz. Tornei di livello inferiore, con tutto il rispetto. Ci ha messo un po’ ad ambientarsi, come è giusto che sia alla sua età, ma ora è sbocciato definitivamente: 4 gol (più 1 in Coppa Italia) e 2 assist fin qui. L’Atalanta lo ha pagato 17 milioni di euro. Ma se continua così lo rivenderà a cifre da capogiro.
- Ademola Lookman – Un altro grande affare della Dea, niente da dire. Arrivato in sordina dal Lipsia, sta stupendo tutti. Forse persino Gasp, che lo ha lanciato quasi subito nella mischia ed è stato ricambiato con il gol all’esordio contro la Samp. Lookman sta giocando talmente bene ha rubato il posto a Muriel e Zapata, relegando in panca anche Pasalic (13 reti l’anno scorso). Non proprio i primi arrivati. Il suo ruolino di marcia: 11 gol, 4 assist in Serie A; 2 reti in Coppa Italia. Volevate di più?
- Tommaso Baldanzi – Trequartista tutto rapidità e fantasia, classe 2003, a soli 19 anni ha rubato il posto a Bajrami. Non proprio l’ultimo arrivato. Nonostante i 170 cm di altezza (sappiamo tutti quanto conti il fisico nel calcio moderno) questa estate è stato titolare della Nazionale Under 19 insieme a Volpato e Ambrosino. E quest’anno ha fatto il salto dalla Primavera alla prima squadra senza battere ciglio. Un piccolo infortunio lo ha rallentato, lui ha comunque segnato 3 gol in 9 partite. Il futuro del calcio italiano può essere suo.
- Nemanja Radonijc – Alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sull’esterno serbo? Nessuno, a parte Davide Vagnati, direttore sportivo del Torino. Uno che di calciatori bravi se ne intende, visto che anche Demba Seck (classe 2001) scarso non è. Radonijc, a 26 anni, non lo si può più definire un giovane ma di certo è un grande talento. Velocissimo, ambidestro, spacca le partite come pochi. Ora è in fase leggermente calante ma siamo certi tornerà presto a far sorridere i tifosi del Toro. Rivelazione granata.
- Carlos Augusto – A 24 anni è alla sua prima stagione in Serie A ma in campo sembra un veterano. Nel 3.4.2.1 di Palladino il brasiliano si sta rivelando devastante. Sgomma a sinistra e taglia dentro con passo furente, sfornando più gol (4) che assist (1). Una manna dal cielo per un Monza che là davanti sta facendo fatica a trovare la via della rete con i suoi attaccanti. Preso dal Corinthians per soli 4 milioni di euro, potrebbe essere l’uomo mercato del club lombardo la prossima estate. Il condor Galliani ci spera.
- Armand Laurientè – Fenomenale fino a novembre, prima della pausa Mondiale. Il francese, classe 1998, si sta rivelando il solito bel colpo di mercato del Sassuolo. Carnevali lo ha preso dal Lorient in chiusura di mercato, dopo la doppia partenza di Scamacca e Raspadori che ha scombussolato un po’ i piani del club. I 2 gol e 3 assist sembrano destinati a diventare molti di più da qui a maggio.
- Lewis Ferguson – Ha iniziato ai margini con Mihajlovic, poi con l’arrivo di Thiago Motta è diventato quasi subito titolare dimostrando che Sartori ci aveva visto bene. A parte i 3 gol segnati, lo scozzese ha dimostrato di avere temperamento, tecnica e corsa. Qualità importanti per un ragazzo di 23 anni (classe 1999) costato appena 3,5 milioni di euro. Colpaccio del Bologna.
- Morten Hjulmand – Confermatissimo da Corvino dopo la cavalcata che ha portato il Lecce in Serie A, il danese si sta dimostrando determinante per le sorti dei giallorossi nache quest’anno. Mediano ruvido, ottimo senso della posizione, conquista palloni con veemenza e fa ripartire l’azione con qualità. Doti che solo i grandi centrocampisti abbinano, soprattutto se si hanno 23 anni. I riflettori sono accesi, vedremo cosa succederà a maggio quando la scadenza del suo contratto si avvicinerà (giugno 2024).
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook