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Juve-Atalanta: Lookman e Boga sublimi, Milik segna un gol spaziale

La Dea impone il pareggio alla Juve all’Allianz. Nella Juve bene Bremer che stoppa Hojlund, nell’Atalanta brilla sempre di più “Re Giorgio” Scalvini

Jeremie Boga
Foto Marco Alpozzi/LaPresse 22 Gennaio 2023 - Torino, Italia - sport, calcio - Juventus vs Atalanta - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - Juventus Stadium. Nella foto: Berat Djimsiti (Atalanta BC); Weston McKennie (Juventus F.C.); January 22, 2023 Turin, Italy - sport, calcio - Juventus vs Atalanta - Italian Serie A Football Championship 2022/2023 - Juventus Stadium. In the pic: Jeremie Boga (Atalanta BC);Weston McKennie (Juventus F.C.);

JUVENTUS

Szczesny – Un portiere del suo calibro non può prendere un gol come quello che subisce dopo 5′ da Lookman. Si riscatta in parte per un bel tuffo nel primo tempo, per il resto è normale amministrazione. Distratto. 4.5

Danilo – Solo un grande giocatore si riprende da un errore come quello fatto dal brasiliano sul secondo gol della Dea. E l’esultanza dopo il 3-3 su punizione è bellissima. Orgoglio bianconero. 7

Bremer – Ha un cliente complesso, il vichingo Hojlund in forma strabordante. Lui se lo mangia il più delle volte, restando solo un pelo basso sul gol di Maehle. Questione di centimetri. Alla velocità della Serie A può capitare.  Il mastino è tornato. 7

Alex Sandro – Anello debole della difesa a 3 di Allegri. Quasi sempre, anche oggi. Chiude così così sul primo gol, malissimo sul secondo. Ma deve proprio giocare? 4

Mckennie – Fa il suo ma poco di più. Ordinato, poco appariscente. Soldatino, in pieno stile americano. 6

Fagioli – Il cross di prima da cui scaturisce il gol di Milik vale da solo il prezzo del biglietto. E parliamo di un classe 2001 che gioca titolare nel bel mezzo della tempesta plusvalenze. Dobbiamo aggiungere altro? 8

Dal 36′ st Cuadrado – Pochissimi minuti in campo, non giudicabile. SV

Locatelli – Cuore e tecnica al servizio del conte Max. Soffre un po’ Boga e Lookman tra le linee, ma chi non li soffrirebbe. Si procura lui il fallo al limite da cui scaturisce il 3-3 di Danilo. Prezioso a dir poco. 7.5

Rabiot – Giochicchia, senza mai trovare la giocata d’autore che in questo periodo lo contraddistingue. Però ci mette il fisico contro De Roon ed Ederson, due brutti clienti quando c’è da andare a contrasto. Un parigino travestito da gladiatore. 6

Kostic – Si vede poco. Anzi, pochissimo. E dire che di solito, sopratutto in casa, macina chilometri e cross. Il demerito non è solo colpa sua, perché la Dea sugli esterni è scomoda. Ma ci si aspettava di più. 5

Dal 16′ st Chiesa – Sgasa come solo lui sa fare e regala nuove energie quando la Juve ne ha più bisogno. 6.5

Di Maria – Tacchi, contro tacchi, finte e contro finte. Rigore freddissimo, senza tremare. El Fideo  così è uno spettacolo. Benvenuto! O meglio, bentornato. 8

Dal 29′ st Miretti – Ha sul piede la palla della vittoria, la sbaglia. Ma bocciarlo solo per questo dopo aver giocato una manciata di minuti sarebbe troppo. Perdonato, lo valutiamo alla prossima. 5.5

Milik – Ma che gol ha fatto? Incredibile. Al volo, col piede sbagliato (lui sarebbe mancino). Come il primo Arek, quello di Napoli, che non faceva rimpiangere un certo Gonzalo Higuain. Un piacere per gli occhi. 8

Dal 29′ st Kean – Fantasmino, la vede poco. Anche per lui vale il discorso fatto per Miretti. Non è facile giocare meno di 20′ in un match così tirato. 5.5

All. Allegri – La grinta che ci mette è tanta roba, come direbbe Stramaccioni. E la trasmette a tutta la squadra in un momento a dir poco delicatio. L’esultanza sul 3-3 è da far vedere ai ragazzi per far capire che cos’è lo sport ad alto livello. Anzi, a tutti i livelli. 8

ATALANTA

Musso – Non sbaglia sui gol e fa un mezzo miracolo su un retropassaggio killer di Demiral che potrebbe costare la punizione a due in area. Evita il tocco di mano con un passo che sembra da tango argentino. Ma d’altronde, il buon vecchio Juan, viene proprio da là. 6.5

Toloi – Il capitano questa volta stecca, perdendosi Milik sul gol del 2-2. Peccato, perché il resto della partita è il solito mix fatto di anticipi e marcature al limite quasi sempre azzeccate. 5

Palomino – Si fa male subito, non giudicabile. SV

Dal 15′ pt Demiral – Entra a freddo per lo stop di Palomino. E si vede. All’inizio fatica tremendamente ma poi, col passare dei minuti, esce fuori risultando determinante. Buona la seconda. 6.5

Scalvini – Sempre meglio, il ragazzotto. Che in alcuni frangenti sembra quasi dire: “Guarda che ho 29 anni, non 19”. Suo il passaggio a Lookman per il gol del 3-2. Spensieratezza al potere. Chissà che l’Italia non abbia trovato il nuovo Re Giorgio. 7.5

Hateboer – Se Kostic non si vede il merito è anche e soprattutto suo. Corre, picchia, fa quello che deve fare un esterno a tutta fascia. Poi come sempre latita un po’ in zona cross, ma questo ormai si sa. 7

De Roon – Voto 7, come le sue stagioni nell’Atalanta. L’olandese c’è sempre. E’ un pilastro della Dea di Gasperini. E si capisce il motivo vedendolo giocare all’Allianz. 7

Ederson – Non brilla. E causa il rigore dell’1-1. Ha tutto per fare molto ma molto di più. Per sua fortuna Gasp crede in lui, avrà tutto il tempo per rifarsi. 5

Dal 38′ st Djimsiti – SV

Maehle – Il gol è bello, con quel taglio dentro che fa malissimo alla difesa bianconera appena persa palla. Dietro soffre perché Di Maria agisce spesso dalla sua parte. Ma marcare El Fideo ragazzi non è mica facile.  Glielo possiamo anche concedere. 6.5

Dal 38′ st Ruggeri – SV

Boga – Ma non era sul mercato? Ah no, giusto. Siamo tornati nel 2019, quando deliziava i tifosi del Mapei Stadium! Il folletto francese è definitivamente (ri)sbocciato. Ritorno al futuro. 9

Dal 21′ st Pasalic – Conferma di non attraversare un buon momento di forma. Il suo apporto alla squadra è troppo scarso rispetto a quello che potrebbe dare. Giocatore da ritrovare. Assolutamente e al più presto. 5

Lookman – Mamma mia che partita. Gol di destro, assist, gol di testa. Fanno 11 in campionato. E dire che era arrivato con la nomea di quello che faceva pochi gol. Bravo eh, però segna col contagocce. Sarà merito di Gasp, chissà. Intanto torna a Bergamo con un match da raccontare ai nipotini. 9.5

Hojlund – Bremer lo bracca, facendo valere il suo fisico, lui lotta comunque su ogni pallone. E’ un classe 2003, ricordiamolo. Tenere botta contro il colosso brasiliano non è facile. Visto così, all’Allianz, questo può diventare forte come Haaland… 6

Dal 38′ st Muriel –  SV

All. Gasperini – Ha ritrovato la sua Dea, ormai non ci sono più dubbi. Anche il sorriso nel post partita lo certifica. E poi quando può lavorare con i giovani che lo seguono dà il suo meglio. Come a Torino. Gasperson is back! 9

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