Il girone di andata è terminato con una squadra che comanda, il Napoli, che gira a 50 punti, due che corrono in caccia, le due milanesi Inter e Milan, due buone sorprese, Lazio e Atalanta, la Roma che ha finito forte e la Juventus, perfettamente in grado di competere per il titolo ma affossata dal 5-1 di Napoli a cui sono seguiti i 15 punti di penalizzazione.
Tra le altre, la vera delusione di squadra può essere quella del Sassuolo, che in questi anni ha sempre navigato al centro della classifica e oggi invece lotta per non retrocedere, mentre per il resto scorre come da programma, anche le difficoltà della Sampdoria già note ad inizio stagione.
Le delusioni di Milano
Tra i flop del girone di andata per quel che riguarda i calciatori invece, un nome su tutti è quello di Romelu Lukaku. Il belga era tornato all’Inter perché doveva prendersi sulle spalle l’attacco nerazzurro e portarlo dove lo aveva già condotto durante la gestione Conte. Dopo un buon esordio e il gol alla prima giornata a Lecce, dei grossi problemi fisici lo hanno bloccato. Ha cercato anche di tornare, ha disputato un Mondiale terribile e adesso non si smuove dalla panchina. Doveva essere l’X Factor dell’Inter, ma un Lukaku così non serve. Altro giocatore a cui l’Inter poteva chiedere di più è sicuramente Kristjan Asllani.
Appena dietro di lui la delusione dell’altra sponda di Milano, Charles De Ketelaere. È da mettere un passo dietro Lukaku perché è ancora molto giovane e può ambientarsi meglio e crescere. Non doveva cambiare il volto al Milan, ma renderlo ancora più creativo in quella posizione di mezzala che predilige. Per adesso non è pervenuto ed è solo oggetto dei meme più belli in circolazione. Anche per il Milan ci si poteva aspettare sicuramente qualcosa di più da Divock Origi.
La Juve in confusione
Prima delle ultime tre partite di serie A, la delusione per eccellenza era Ángel Di Maria, ma soprattutto contro Napoli e Atalanta ha mostrato che giocatore è. Ma i posti in lizza nella Juve non mancano: Pogba non si sa nemmeno dove sia, Paredes doveva fare il Pirlo, ma è stato messo in disparte da un giovane italiano, Fagioli, e sappiamo quanto sia difficile che questa cosa accade da noi, Vlahovic ha problemi fisici e di crescita come calciatore.
Nella Roma di Mou, Nemanja Matić doveva essere il perno intorno a cui ruotava tutto l’equilibrio della squadra, ma il tecnico è gi in caccia di qualcosa sul mercato o di un sostituto dalla Primavera, mentre il caso Zaniolo sembra scoppiato adesso, ma è dall’inizio dell’anno che non va come dovrebbe andare. Zaniolo è ancora un talento inespresso che non sapremo mai se esploderà.
Gli acquisti infruttuosi
Luka Jovic ha segnato 7 gol in 25 presenze con la Fiorentina fra tutte le competizioni. Magri non sono pochissimi ma ha uno stato di forma evidentemente scarso dall’inizio dell’anno e questo non è accettabile. Altro acquisto infruttuoso è stato il portiere della Lazio Luís Maximiano, subito panchinato per lasciare la porta a Provedel. Infine l’Atalanta, che sa sempre trovare nuove risorse ma in questa prima parte di stagione ha assistito alle brutte prestazioni di Joakim Mæhle e Luis Muriel.
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