Il Torino vuole tornare a essere protagonista in Serie A. La squadra di Ivan Juric naviga in tranquille acque di centro classifica con i 26 punti conquistati nel girone d’andata, 15 nelle ultime nove partite. Il litigio tra il tecnico croato e il DT Davide Vagnati per il calciomercato è ormai un lontano ricordo, anche perché al momento il miglior giocatore dei granata è arrivato proprio in estate: parliamo di Aleksej Miranchuk, cercato e voluto dal suo mister e che ha fatto brillare gli occhi nell’ultima giornata con un gol da cineteca.
Juric sapeva sin dal primo giorno di poter contare sul talento del russo, visto solo a sprazzi nell’Atalanta. Era proprio la sua esperienza a Bergamo a renderlo un ‘colpo sicuro’ per il mister: da allievo di Gasperini, sapeva che il trequartista cresciuto nel Lokomotiv Mosca poteva trovare una nuova dimensione in granata conoscendo buona parte dei dettami tattici che voleva. La qualità del suo piede sinistro era già più che visibile nella sua prima esperienza italiana, ma qui il croato ha superato il suo maestro. Perché ha capito che per farlo rendere non era una questione di tattica, ma di cuore. Anzi, di amore.
Il tecnico ha utilizzato proprio la parola ‘amore’ per spiegare il rapporto con il ragazzo. Una persona che venne descritta dal suo ex direttore all’Atalanta Umberto Marino come ‘sensibile e timido’, in occasione del gol dello scorso anno alla Sampdoria. Una personalità che ha dunque bisogno del giusto contesto per fiorire, e Juric è stato bravissimo a costruire intorno a lui. Qualche problema però rimane: la mancanza di un vero centravanti, ad esempio.
Con i suoi quattro gol in tredici partite, Miranchuk è il miglior marcatore in A dei granata assieme a Nikola Vlasic. Solo che gli altri giocatori ne mettono assieme soltanto undici, per un Torino che è al momento il tredicesimo attacco del campionato con 19 reti in altrettanti match. Sanabria non è stato mai un vero bomber, mentre l’esperimento Pellegri si avvicina alla data di scadenza, complici anche gli acciacchi fisici. Se i granata vorranno ambire a qualcosa di importante in futuro, avranno bisogno anche di qualcuno che si affianchi alla classe del russo.
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