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Cosa ci ha detto Bologna-Cremonese

Al Dall’Ara la squadra di Motta, nonostante l’1-1 finale, ha confermato i progressi fatti vedere nelle ultime partite. Anche Ballardini sembra sulla strada giusta

Orsolini, Zirkzee e Soriano
Foto Massimo Paolone/LaPresse 23 Gennaio 2023 - Bologna, Italia - sport, calcio - Bologna vs Cremonese - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - Stadio Renato Dall’Ara. Nella foto: Joshua Zirkzee (Bologna F.C.) esulta dopo aver realizzato il gol 1-1 January 23, 2023 Bologna, Italy - sport, calcio - Bologna vs Cremonese - Italian Serie A Football Championship 2022/2023 - Renato Dall’Ara Stadium. In the pic: Joshua Zirkzee (Bologna F.C.) celebrates after scoring goal 1-1

Il Bologna di Thiago Motta sbatte sulla Cremonese di Ballardini. Ma fa un altro piccolo passo avanti. Il risultato non è tutto, ricordiamocelo sempre. Lunedì sera al Dall’Ara si è vista una squadra viva che ha combattuto e a sprazzi ha giocato con qualità, senza però riuscire a superare un avversario che ha meritato a sua volta il pareggio. L’1-1 finale è frutto dei meriti dei grigiorossi, trasformati in pochi giorni dalla cura del tecnico ravennate, ex di turno, oltre che dei demeriti dei rossoblù. Già, perché quelli ci sono, è indubbio. Ma non vanno fatti drammi, come capita spesso ai tifosi felsinei, impazienti di vivere nuovamente una stagione da protagonisti. Bisogna cercare di essere lucidi e analizzare al meglio la situazione. Proviamo a farlo.

Tifosi arrabbiati, ma serve calma

Sui social e tra le vie della città il malumore serpeggia ormai da tempo, soprattutto per quel definitivo salto di qualità che tarda ad arrivare nonostante gli investimenti della famiglia Saputo. Il Bologna non sente l’odore dell’Europa dall’ormai lontanissimo 2002-03, quando perse la finale di Coppa Intertoto con il Fulham: 2-2 all’andata con doppietta di Beppe Signori, 3-1 per gli inglesi al ritorno con rete rossoblù di Thomas Locatelli. Una vita fa. “Navighiamo da anni nel limbo, quella con la Cremonese è la solita occasione persa: la zona Europa ce la sogniamo”. “Servono acquisti, basterebbe un piccolo sforzo economico da parte della società ma sembra quasi che non gliene freghi niente a nessuno”. Sono queste alcune delle frasi che si rincorrono quotidianamente sotto le Due Torri. E così, ad ogni piccolo intoppo, si rischia di deprimersi e di entrare nel solito loop. Un loop che non fa bene a nessuno.

Un bel Bologna, è mancato solo il gol

Contro la Cremonese infatti è mancato solo il gol. E in un momento in cui Arnautovic è ai box insieme al ritrovato Sansone, e Zirkzee è appena rientrato da un infortunio, può anche succedere. Soprattutto se Barrow conferma la sua involuzione tecnica (questo sì che è un loop preoccupante, anche se i fischi dei tifosi di sicuro non lo aiutano) e Orsolini, seppur tra i migliori in campo, non riesce a trovare il guizzo decisivo. Magari si possono discutere le scelte di Motta, partito con Soriano centravanti invece di puntare subito sul centravanti olandese, ma in generale la squadra ha disputato una buona gara, intensa e attenta. Il 4.2.3.1 funziona: Ferguson è sempre più importante nel cuore del centrocampo, Moro ha confermato la crescita vista a Udine e Dominguez (rigore causato a parte) è una certezza.

Peccato per il solito gol subito, sono 30 in 19 gare. Forse è qui che dovrà lavorare maggiormente il tecnico italo-brasiliano. L’anno scorso il Bologna rimase con la porta inviolata per ben 12 volte, un punto di forza da ritrovare assolutamente. In questa stagione, invece, la fase difensiva nicchia. Lucumi e Soumaoro sono una coppia affidabile che ogni tanto si distrae mentre Lykogiannis e Cambiaso sono più bravi a spingere che a difendere. La certezza è Posch, che sbaglia davvero pochissimo.

Chissà che negli ultimi giorni di mercato il responsabile dell’area tecnica Sartori non metta a segno il colpo invocato dai tifosi: sul taccuino dell’ex dirigente dell’Atalanta ci sono i nomi di Terzic e Reabciuk, ma il club ha ribadito che in questo momento non c’è la possibilità di investire. Solo prestiti. L’incontro in programma oggi con il direttore sportivo Di Vaio e l’amministratore delegato Fenucci potrebbe portare novità. La piazza lo spera perché, avendo chiuso l’andata in 12esima posizione a quota 23 punti, teme di vivere l’ennesima annata senza squilli. Non va però dimenticato che di cose, prima di oggi, ne sono successe tante. E una, in particolare, ha segnato la stagione rossoblù: l’addio (non solo sportivo) di Sinisa Mihajlovic.

Rinascita grigiorossa

La Cremonese dal canto suo sembra aver già trovato una quadra con Ballardini. Il suo 3.5.2 a ranghi stretti appare solido ed efficace. La vittoria ai rigori di Napoli non è stata affatto casuale. Il successore di Alvini è entrato da subito nella testa dei giocatori, cosa che da sempre gli riesce bene, soprattutto quando subentra a campionato in corso. E nel finale ha cercato persino di vincere la partita cambiando modulo e interpreti, atteggiamento più che giusto vista la situazione disperata della sua squadra. I punti in classifica sono 8, la posizione è l’ultima, a meno 9 dalla salvezza. Serve un miracolo. Ma la strada è quella giusta. Lo ha detto anche Ballardini: “Ho trovato un ambiente sano e voglioso di far bene. C’è tutto per lottare fino alla fine”.

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