È nato a Leeds il 21 luglio del 2000. Si chiama Erling Braut Haaland. Nazionalità norvegese. Altezza: 195 centimetri. Peso: 94 chilogrammi. Per fortuna abbiamo questi dati che ci danno un minimo di conferme, perchè per tutto il resto il centravanti del Manchester City ha ben poco di “umano” oppure di “terrestre”. Quello che sta facendo agli ordini di Pep Guardiola, poi, sta andando ben oltre a quello che ci si poteva immaginare. E, statene certi, non era bassa l’asticella che avevamo posizionato.
Sia ben chiaro, avevamo già avuto segnali di una qual certa importanza sia al Red Bull Salisburgo (8 gol in sei presenze in Champions League a soli 19 anni, erano già un discreto biglietto da visita) fino all’esplosione vera e propria al Borussia Dortmund (esperienza conclusa con 86 reti in 89 partite disputate) ma la stagione 2022-23 del fuoriclasse scandinavo sta andando a riscrivere i record della Premier League in maniera davvero clamorosa. Non propriamente la lega più semplice del mondo, tra le altre cose…
Per fare un primo rapido esempio, con quella realizzata nel match di domenica contro il Wolverhampton, l’attaccante norvegese ha già messo a segno 4 triplette in campionato, con quest’ultima realizzata in soli 14 minuti. Qualcosa di impressionante, come tutti i suoi altri numeri. Raggiungere quota 20 gol in appena 14 partite disputate è stato un altro record sensazionale per il campionato inglese, ma parliamo al passato, dato che ha già alzato nuovamente l’asticella, toccando quota 25 reti in 19 presenze.
Fa davvero impressione pensare che, già oggi, quando non è nemmeno finito il mese di gennaio, Erling Haaland ha già superato gli ultimi tre capo-cannonieri della Premier League. Jamie Vardy (23 gol nel 19-20), Harry Kane (23 gol nel 20-21) e la coppia Son Heung-min-Mohamed Salah (23 gol nel 21-22). Ampliando il computo alla sua stagione, il nativo di Leeds viaggia già a quota 31 reti messe a segno in appena 26 apparizioni, circa un gol ogni 70 minuti, calcolando la sua presenza in campo.
Ma, il giocatore dei Citizens è andato a ritoccare altri primati. Per esempio le sue 4 triplette in 19 match di Premier League hanno già sbriciolato il record precedente, appartenuto a Ruud van Nistelrooy, che però per raggiungere lo stesso traguardo aveva impiegato addirittura 65 partite. No, le cifre “umane” sarebbero quelle dell’olandese, è il pupillo di Pep Guardiola che sta facendo di qualcosa mai visto prima.
A questo punto, quindi, dove si può spingere il “Re” dell’Etihad Stadium? Ovviamente quando si parla di calcio inglese in fatto di gol, bisogna sempre fare i conti con Alan Shearer. Anche il centravanti di Newcastle deve iniziare a tremare. In primo luogo per il suo record di gol in una stagione (34 nel 1995-96), mentre quello di reti complessive (260) è ancora bene al sicuro (vedremo per quanti anni ancora). Un altro traguardo potrebbe essere quello delle triplette stagionali a livello europeo, primato detenuto da Leo Messi (Barcellona 2011/12) e Cristiano Ronaldo (Real Madrid 2015/16), che si sono spinti addirittura fino a quota 8. Ma, come si sa, la Liga spagnola garantisce difese meno “rocciose” rispetto alla Premier…
Ultima statistica, forse la più impressionante. Erling Haaland ha realizzato 25 gol in campionato. Sì, ma con appena 74 conclusioni. Una percentuale di realizzazione che, come dicevamo all’inizio, mette in dubbio il suo essere “terrestre”. 33% di chance di fare gol quando tira. Spaventoso. Incredibile. Anzi, si potrebbe iniziare già a coniare l’aggettivo “haalandiano”.
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