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Serie A

Milan, il Presidente Scaroni sullo stadio: “Se non è San Siro, ce lo faremo da soli”

Il numero uno dei rossoneri, in un incontro alla Camera, ha parlato anche del progetto stadio. Lasciando intendere di potersi muovere in autonomia

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Paolo Scaroni (© LaPresse)

Il Milan sta vivendo un momento davvero complicato. La pesante sconfitta per 4-0 con la Lazio suggella le difficoltà che sta incontrando la squadra di Stefano Pioli, che rimane sì al secondo posto ma con dodici punti di distacco dal Napoli di Luciano Spalletti. Una notizia però c’è, e riguarda le parole rilasciate ieri dal presidente Paolo Scaroni alla Camera.

Ospite ad una presentazione di un libro sul Milan tenutasi nella Sala Moro, il 76enne ha rivelato: “Il Milan incassa 40 milioni per lo stadio. Come facciamo a livello internazionale a competere con entrate così basse? Perciò vogliamo assolutamente il nuovo stadio. Stiamo portando avanti in parallelo tre progetti, a partire dal rifacimento di San Siro. Un altro è quello di Sesto e un altro ancora non lo dico, è una carta coperta“.  Per poi chiudere con una frase emblematica: “Se non sarà San Siro, il Milan se lo farà da solo“.

La dirigenza rossonera è dunque focalizzata sulla creazione del nuovo impianto. Un progetto covato da tanto tempo in seno alle alte sfere del club di via Turati, ma che sta incontrando difficoltà. Il Comune di Milano aveva chiesto ai club meneghini di rivedere lo Studio di Fattibilità nel caso di ‘nuovo San Siro’, con un aumento di capienza rispetto ai 60/65 mila po0sti attualmente previsti, un’accessibilità popolare, una percentuale di verde sull’area che passi al 50%, 40 milioni da destinare alla riqualificazione dei quartieri limitrofi e l’allontanamento dell’impianto dalle abitazioni.

Tutte richieste non semplici da soddisfare, tanto che il Milan sta già progettando i modi per poter ambire ad un nuovo impianto senza dover lavorare su San Siro. Uno stadio che, soprattutto, potrebbe essere personale e non suddiviso con l’Inter. Una volontà di muoversi in autonomia che può essere cruciale per il futuro dei rossoneri. Bluff per forzare la volontà del comune o Scaroni ha il poker d’assi in mano? Lo scopriremo.

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