La Salernitana è in difficoltà. Dopo una buona partenza, la squadra di Davide Nicola è arrivata al giro di boa con 19 punti in altrettante partite. Si mantiene un margine di sei punti sulla zona retrocessione, ma il Verona ha innestato le marce alte in questo 2023. Ne abbiamo parlato con chi ha respirato la piazza campana in più occasioni, l’allenatore Angelo Gregucci.
Salve mister, grazie per l’intervista. Partiamo subito dal dire che c’è maretta in casa granata: l’esonero di Nicola, l’essere richiamati…
Non so dire cosa possa esserci dietro. Bisogna capire quali erano i programmi del club per questa stagione e la rosa. La linea di galleggiamento era discreta prima dello stop pre-Mondiale, bisogna ricordare che questo è un campionato anomalo, suddiviso in due tronconi. Non so dire se i granata chiuderanno qualche altro affare, c’è fermento. Se l’obiettivo è una salvezza tranquilla, bisognerà tenere sott’occhio le squadre in zona retrocessione, con il Verona che sta iniziando a spingere.
E se gli obiettivi fossero stati altri a inizio anno?
La società di Iervolino è ambiziosa. Non so se nel loro cuore ambiscano già ad una posizione nella parte sinistra della classifica. Al momento il campo ci dice che la Salernitana è una squadra in linea con i suoi programmi minimi, quelli di una salvezza più tranquilla rispetto allo scorso anno. Forse chi ha costruito questa squadra si aspettava qualcosina in più.
L’inizio del nuovo corso Nicola non è stato dei migliori. Anche se contro il Napoli…
Il Napoli al momento è l’anomalia del sistema calcistico italiano. Ha fatto un girone di Champions League fantastico e un girone d’andata di Serie A che non ha bisogno di ulteriori lodi. Quindi si metta da parte la partita precedente e si pensi alla sfida con il Lecce.
Sfida che diventa importante.
Per ricominciare da zero e iniziare un virtuale nuovo corso. Una partita pericolosa e difficile, i pugliesi sono insidiosissimi al Via del Mare, chiedere informazioni alla Lazio e al Milan. Penso che sarà una partita da affrontare con il piglio giusto, i giallorossi sono molto aggressivi e svegli, molto veloci in avanti. La Salernitana sarà chiamata ad una prova importante.
Anche per spegnere un po’ i mugugni della piazza.
Ma ora i tifosi non devono andare contro, c’è bisogno di grande sostegno. Il malumore ti porta verso la regressione, verso l’abisso. Lo scorso anno bastava un niente per vedere un mondo più bello rispetto a quello che stava vivendo la piazza, con una retrocessione ormai certa. Non vorrei si vivesse adesso una visione contraria. Salerno è una città che sa dare prove di maturità, le ho vissute sulla mia pelle.
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