Chi di speranza vive, disperato muore. Si potrebbe riassumere in questo modo l’attesa dell’Udinese per rivedere Gerard Deulofeu in mezzo al campo. C’era tanta attesa per il ritorno dello spagnolo dopo l’infortunio patito contro il Napoli, prima dell’inizio del Mondiale in Qatar. Invece il match con la Sampdoria, che doveva essere il teatro del suo ritorno nel rettangolo di gioco, è diventato il giorno della grande paura.
Di nuovo quel maledetto ginocchio, lo stesso di novembre, e dopo tredici minuti l’ex Milan ha dovuto riaccomodarsi in panchina. In settimana ci sono stati tanti dubbi sulle sue condizioni, fino all’infausto comunicato dell’Udinese di quest’oggi. Deulofeu dovrà infatti finire sotto i ferri per un ‘rinforzo capsulare’; evidentemente le condizioni dell’arto non erano ancora ottimali e i pochi minuti giocati con i blucerchiati non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. Facendo sprofondare il morale dei suoi, nonostante il ritorno al successo dopo dieci partite.
La squadra di Sottil ha fatto parecchia fatica senza il giocatore di maggiore estro a disposizione. Nei tre match disputati nel 2023 prima della comparsata dello spagnolo, l’Udinese ha racimolato la miseria di un punto, il 4 gennaio contro l’Empoli, seguito da due sconfitte con Juventus e Bologna. Così, dopo i sogni di inizio anno di ritornare protagonisti, i bianconeri si sono ritrovati in una posizione di metà classifica, con un attacco ingolfato senza soluzione di continuità.
Non sono mancati i classici mormorii di mercato nelle ultime ore per sostituire l’iberico. Il primo nome sondato è stato quello di Alexandru Maxim del Gaziantep, ma per l’età avanzata (32 anni) non sembra essere il giusto identikit. Con pochi giorni ancora a disposizione, sembra difficile poter chiudere un’operazione in entrata. Bisognerà dunque fare di necessità virtù, e a chi passare dunque la palma dell’estro e della fantasia? In rosa un nome ci sarebbe: Lazar Samardzic.
Quello del tedesco è un nome interessantissimo, nel corso della stagione ha avuto alcuni lampi di classe da giocatore di livello superiore. Ciò che sembra mancare al momento è la continuità di rendimento e la solidità, tecnica e fisica, richiesta dal suo tecnico. Non è un caso che in questo girone di andata abbia cominciato soltanto cinque partite da titolare. Il suo talento è parso molto più incisivo in uscita dalla panchina, e non è un caso che le cose migliori le abbia fatte proprio da subentrato.
Ora però c’è bisogno necessario del suo talento. Con una squadra che rischia di fare a meno del suo faro per un po’ di tempo, serve un giocatore che abbia un battito cardiaco differente rispetto agli altri, che sappia far emergere le sue qualità tecniche. Queste settimane potrebbero diventare uno spartiacque per la stagione dell’Udinese e anche per la carriera del tedesco. Giocatore di rottura o uomo capace di fare sempre e comunque la differenza: sta a lui decidere quale strada imboccare.
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