Prima di quel 20 novembre 2022, data di inizio dei Mondiali di calcio, si è parlato per mesi degli effetti che poteva avere un Mondiale in mezzo alla stagione dei club. Si facevano calcoli assolutamente atipici per il mondo del calcio e senza nessun elemento d’esperienza pregressa che poteva aiutare. Era la prima volta nella storia ed era tutto nuovo.
Le domande principali erano: come si tornerà dai Mondiali? Sarà meglio per chi ha più calciatori presenti o per la squadra che invece vedrà tanti suoi calciatori fermarsi per un mese? Sarà meglio andare avanti il più possibile, così da avere al ritorno calciatori più stanchi ma emotivamente carichi, oppure sperare che le Nazionali dei “nostri” calciatori escano subito così da farli recuperare fisicamente?
Gli effetti del Mondiali d’inverno
Oggi, a più di un mese dalla meravigliosa finale Argentina-Francia, alcune considerazioni meno approssimative si possono fare. Ci sono squadre che hanno dovuto ricalibrare soltanto il rapporto condizione fisica impostazione generale, altre invece che hanno visto uno scadimento di forma evidente.
La partita che l’Inter ha fatto contro l’Empoli nell’ultimo turno di campionato fa propendere per questa seconda visione. I nerazzurri hanno dato tutto e vinto alla grande la Supercoppa Italiana (peraltro contro un Milan con alcuni suoi uomini cardine, Hernandez, Giroud, Leao in chiaro debito di condizione post-Mondiale), per poi essere completamente sfatti contro la squadra Zanetti e perdere.
I sei uomini del Mondiale interista
Se si va a guardare i calciatori dell’Inter presenti ai Mondiali in effetti il quadro è sconfortante. Onana ha litigato con tutti mentre era in Qatar con il Camerun ed è stato allontanato dalla squadra. Questo probabilmente gli è costato in sicurezza e serenità, tanto è vero che sul gol di Baldanzi e non solo non è stato per nulla impeccabile.
Lautaro Martinez è arrivato fino in fondo e questo pesa su un corpo che avrebbe bisogno anche di tanto riposo. Il “Toro” gioca ogni partita dando tanto ed essere a corto di fiato per lui vuol dire perdere molto del suo potenziale. Di Lukaku c’è poco da aggiungere, basta guardare le prestazioni. In quel mese mondiale avrebbe potuto focalizzarsi sul raggiungere la forma e soprattutto guarire completamente dagli infortuni. Invece è andato in Qatar con il Belgio e ha vissuto anche una sorta di psicodramma.
Problemi anche per Brozo e Dumfries
A passare in quella partita contro il Belgio è stata la Croazia di Brozovic. Il Mondiale lo ha sfiancato e appena rientrato a Milan si è infortunato. Non è ancora sceso in campo dal 4 gennaio in poi. Stefan de Vrij ha giocato poco durante il Mondiale ma sembra aver perso quel passo decisivo per accorciare la difesa sugli attaccanti avversari. Per Inzaghi oggi il titolare inamovibile è Acerbi. Infine Dumfries. Ottimo Mondiale, gli occhi di tutti addosso, il mercato che impazza e lui che si infortuna al polpaccio contro l’Argentina e ad oggi nel 2023 ha giocato pochissimo senza incidere con i nerazzurri.
Le domande prima dei Mondiali erano tante e oggi è difficile dare una risposta secca, che vada bene per tutte le realtà. Tra cali di rendimento, perdita di sicurezze, mancato recupero dagli infortuni e infortuni, di sicuro l’Inter è una delle squadre che ha pagato di più il Mondiale d’inverno.
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