Partita pazza al Castellani di Empoli. Il sabato della ventesima giornata di Serie A si apre con un pareggio pirotecnico per 2-2 tra i padroni di casa ed il Torino. Match pieno di emozioni, con due squadre che hanno combattuto fino all’ultimo istante per i tre punti, ma accontentandosi di spartire la posta in palio e di rimanere nella zona centrale della classifica, con i granata a quota 27 e i toscani un punto dietro.
Il primo tempo non si apre in maniera frizzante. Poche emozioni nei primi venti minuti, con il solo Rajdonic a rendersi pericoloso con una conclusione dal limite dell’area alto di poco. Poi sale di tono l’Empoli, al 29′ Milinkovic-Savic è sveglio sul tiro di Marin, ma deve arrendersi otto minuti dopo. Calcio d’angolo battuto proprio dal romeno, sul primo palo arriva Sebastiano Luperto che anticipa tutti e porta i toscani in vantaggio, togliendosi la soddisfazione del primo gol in serie A.
Nella seconda frazione il Torino cambia completamente assetto con gli inserimenti di Sanabria, Lukic, Singo e Miranchuk. I granata vanno vicini al pari al sessantesimo, con l’ex Ricci che impatta di tacco un cross dalla sinistra e colpisce il palo, che salva Vicario. Nel momento più caldo degli ospiti, che trovano un super Vicario sulla conclusione di Miranchuk, arriva il raddoppio dell’Empoli. Marin trova la gemma che impreziosisce la sua partita con un bolide dal limite dell’area che si infila sotto la traversa.
Sembra finita, ma invece il Torino mette in campo il suo proverbiale cuore granata. La squadra di Juric continua a crederci, e nel giro di quattro minuti raggiunge un insperato pari. Al minuto 82 Ricci riesce a bucare finalmente Vicario con un tiro di destro da dentro l’area, senza esultare per il suo passato ad Empoli. Quattro minuti dopo arriva la firma di Sanabria: ricezione al limite e saetta di sinistro del paraguaiano che vale il 2-2. C’è ancora tempo per un ultimo brivido, poiché in pieno recupero Miranchuk coglie il palo con un sinistro a giro, seguito poco dopo dal triplice fischio. Che mette rammarico ad entrambe: all’Empoli per aver visto svanire la vittoria, al Toro per averla sfiorata.
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