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Serie A

La Juve non sa più chi è, il Monza vince a Torino e sorride

Una squadra senza identità e gioco contro una che ha voglia e sa cosa fare con il pallone. A Torino vince il Monza di Palladino.

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Juve-Monza (© Photo LiveMedia/Claudio Benedetto)
La Juve cade in casa anche contro il Monza (© Photo LiveMedia/Claudio Benedetto)

I 15 punti di penalizzazione alla Juve stanno diventando il problema minore di questa stagione. Oggi, nel proprio stadio che prima era un fortino incrollabile, i bianconeri hanno perso per 0-2 contro un Monza che non ha mollato nemmeno un centimetro e allo stesso tempo con la palla sapeva cosa fare.

Le scelte di Allegri

Allegri non si schioda dal 3-5-2, questa volta utilizzando Gatti sul centrodestra e spostando Danilo sul centrosinistra. A centrocampo fiducia a Paredes da regista, Locatelli in panchina e al posto di KcKennie volato a Leeds ci va il “dovelomettista” De Sciglio.

Le scelte di Palladino

Palladino cambia il centrale di difesa dando fiducia a Pablo Mari, ripresosi completamente dopo la ferita che ha subito al Carrefour di Assago, e l’uomo che detta i tempi, ridando la squadra di nuovo in mano a Rovella. Ha scelto anche di ritoccare la fascia di mezzapunta: non ha piazzato Ciurria nei due dietro la prima punta come contro il Sassuolo, ma ha inserito Pessina, destinando il numero 84 sulla fascia destra dove ha letteralmente mandato in confusione Danilo.

Il primo tempo

La Juve inizia anche bene, in maniera tambureggiante, sfiora il gol con Bremer, ma il Monza per due volte lavora il pallone nel mezzo spazio e con due tagli, uno interno di Caprari e uno esterno di Ciurria, segna per due volte. Il primo gol viene annullato per una scapola in fuorigioco, il secondo no e siamo sullo 0-1.

La Juve è frastornata, cerca di non farsi più sorprendere, addirittura si abbassa e lancia lungo per Kean. Appena cerca di ripartire in attacco si sfilaccia. Al 39’ Carlos Augusto recupera un pallone a centrocampo e parte palla al piede incontrastato. Fa un bel movimento elusivo Dany Mota. Bremer ci casca e l’attaccante riceve solo davanti a Szczęsny. Lo salta e si va sullo 0-2.

Il secondo tempo

Nel secondo tempo entrano i calibri pesanti (anche per stazza), Vlahovic, Locatelli, Milik. L’unica idea di giocare è forzare fisicamente la difesa avversaria, per schiacciarle e magari avere occasioni sulle seconde palle. Alcune volte succede e Di Gregorio deve fare delle bellissime parate su Locatelli, Milik e Di Maria. Passata poi questa sfuriata durata venti minuti, la Juve si sfalda e la partita termina.

Le prospettive delle due squadre

Capire adesso cosa potrà essere il campionato della Juventus, con o senza i 15 punti di penalizzazione è davvero difficile. In questo momento ha 23 punti a 11 punti dalla terzultima, anche se davanti non corrono. Bisogna fare mente locale e decidere il campionato che si vuole fare, altrimenti potrà andare anche peggio. Il Monza vola, ha 25 punti, un gioco e delle belle idee. Il futuro potrà essere roseo.

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