La Lazio vuole guardare in alto, per Milinkovic-Savic molto in alto, addirittura dove è adesso il Napoli. Parte dai 37 punti che vogliono dire terzo posto in classifica e l’obiettivo è battere la Fiorentina. La squadra di Italiano vuole almeno ritornare a giocare il proprio calcio, per aumentare la sua autostima dopo la sconfitta contro il Torino. Alla fine si arriva a un pareggio per 1-1 con l’Olimpico che applaude entrambe le squadre.
Le scelte di formazione
Sarri ha poco da decidere. Scegli i Big Five (M.Savic, F.Anderson, Pedro, Zaccagni e Luis Alberto) che hanno dominato contro il Milan, mentre Italiano ne cambia due in difesa, inserendo Dodo e Ranieri per Venuti e Igor, uno a centrocampo togliendo Duncan e facendo giocare Barak e stravolge l’attacco schierando un tridente con Nico Gonzalez, Jovicente e Kouamé.
Il primo tempo
La Lazio continua dove aveva finito con il Milan. Gioco arioso, consapevolezza della sua bravura tecnica, coraggio. Dopo 7 minuti sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla si ferma vicino Nicolò Casale. Il difensore non ci pensa due volte, mette il gambone e indirizza la palla alle spalle di Terracciano.
Forse avendo l’idea che anche questa partita sia così facile come quella contro i rossoneri, la Lazio si limita a controllare e non far entrare in area gli attaccanti fiorentini. Per questo motivo la Fiorentina ci prova da fuori e lo fa con Barak, Nico González e Jovic che scalda le mani a Provedel. Solo Luis Alberto ci prova per la Lazio ma prende l’esterno della rete.
Il secondo tempo
Il secondo tempo inizia come era finito il primo. La Lazio sonnecchia, quasi sicura che al primo affondo avrebbe portato la partita sul 2-0, la Fiorentina ci prova con un nuovo uomo che gli dà la scossa, Saponara al posto di Kouamé.
Passano quattro minuti e Nico González fa quello che aveva fatto nel primo tempo, si accentra spara un sinistro questa volta più preciso e pareggia. Da questo momento la Fiorentina continua a provarci, con la Lazio ancora più impaurita, mentre i biancocelesti vanno in confusione. A dare la scossa il ritorno in campo di Immobile per Pedro.
Il centravanti si sbatte, corre per tre e ha almeno tre occasioni che si crea grazie ai suoi movimenti. Terracciano o la mira sbagliata lo fermano. Al 93’, su una spizzata di Barak su un calcio d’angolo, Milenkovic ha la porta spalancata davanti a sé, ma tira sulla traversa.
Il futuro
La Lazio può e deve continuare a sognare almeno la Champions League già dalla partita di Verona di lunedì sera, mentre la Fiorentina da questo pareggio deve prendere l’abbrivio giusto per salire in classifica. Domenica c’è il Bologna.
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