JUVENTUS (3-5-1-1):
Szczesny 6 – Sui gol non ha colpe specifiche dato che si ritrova gli attaccanti del Monza davvero a pochi passi. Per il resto sbroglia tutto quello che può, ma come sono lontani i tempi degli 8 clean sheets consecutivi…
Gatti 5 – Che fatica. Il fatto di giocare senza continuità non lo aiuta di sicuro ad inserirsi in squadra, ma quando c’è non lascia mai una impressione di solidità o sicurezza. Oggi, non è da meno. Nel secondo tempo si fa vedere con grande voglia in area avversaria cercando il gol che poteva riaprire l’incontro, ma senza esiti.
Bremer 5 – Ancora una volta impreciso in troppe occasioni. Il brasiliano che aveva salutato per andare ai Mondiali sembrava decisamente più sicuro di sé e di conseguenza era in grado di condurre il reparto. Ora è spesso in ritardo e sbaglia le decisioni nell’uno contro uno, e nel suo ruolo sono guai.
Danilo 5.5 – Il brasiliano cerca di non fare affondare la barca nei momenti più complicati ma, a sua volta, non è esente da colpe. Nel secondo tempo viene spostato più sull’esterno e cerca di rendersi utile, con risultati alterni.
De Sciglio 5 – Non giocava da inizio ottobre e oggi viene catapultato in campo con la richiesta, non semplice, di correre per tutta la fascia. Compito improbo che l’ex milanista non porta a buon fine. Fa fatica in entrambe le fasi e rimane in campo fino a che la condizione regge. Dal 20’st Vlahovic 6 – Non giocava in bianconero da ottobre e la condizione è davvero deficitaria. Lotta e si sbatte, ma di palloni giocabili ne arrivano davvero pochissimi.
Fagioli 5.5 – Nel primo tempo è il “meno peggio” del centrocampo bianconero. Come sempre si fa vedere per quantità e qualità e cerca anche di creare qualcosa in zona d’attacco. Il reparto non lo aiuta e, con il passare dei minuti, la sua prestazione va in calando. Sui gol subiti non ha colpe particolari. Dal 1’st Soulè 5.5 – L’argentino prova a creare occasioni con la sua qualità, ma non illumina mai dalla fascia. Guizzi e buone giocate non pervenute.
Paredes 4 – Non ci siamo. L’argentino prosegue nel suo trend negativo in maglia bianconera e lo fa con un primo tempo disastroso. Non ne azzecca una. Con il pallone tra i piedi si limita al compitino, in fase difensiva viene saltato con estrema facilità. Il centrocampo del Monza fa quello che vuole. Allegri non ne può più e lo lascia negli spogliatoi. Dal 1’st Locatelli 6 – Gioca un secondo tempo tutto sommato sufficiente. In un reparto riveduto e corretto non fa danni, ma non riesce a creare nemmeno qualcosa in fase avanzata.
Rabiot 5 – Il francese che dominava in mezzo al campo fino a novembre è lontano anni luce. Impreciso, abulico, concorre nel rendere il centrocampo troppo poroso e sterile. Quando è così, è davvero complicato da gestire a livello di reparto.
Kostic 4.5 – Prestazione davvero negativa sia in fase offensiva, sia in quella difensiva. Nelle rare occasioni nelle quali viene chiamato in causa nella metà campo avversaria, sbaglia quasi tutto, anche una conclusione che poteva risultare molto più pericolosa in area di rigore. Quando c’è da difendere fa ancora peggio, venendo preso d’infilata sull’1-0 in maniera davvero banale. Dal 1’st Iling Junior 5.5 – Di solito si piazza sull’out mancino e prova a spaccare le partite con la sua forza fisica. Oggi non gli riesce quasi nulla.
Di Maria 5.5 – Come sempre lo schema della Juventus è dare palla al “Fideo” e aspettare che inventi qualcosa. Oggi l’argentino non è nelle sue giornate migliori e, oggettivamente, i compagni non fanno niente per rendergli la vita più semplice. Troppo solo, non ha con chi duettare in maniera concreta. Nel finale butta più palloni possibili in mezzo, ma invano.
Kean 5 – Fare il centravanti in questa Juventus non è certo il lavoro più semplice del mondo, ritrovandosi sempre uno contro tutti e senza troppo sostegno alle sue spalle, o sulle fasce. Lui si sbatte, ma dai suoi piedi di chance concrete ne arrivano con il contagocce. Prova che prosegue sulla falsariga delle ultime uscite, ovvero non certo indimenticabile. Dal 13’st Milik S.V. – Si fa vedere in qualche occasione importante, ma si fa male quasi subito ed è costretto ad uscire dal campo lasciando i compagni in 10.
All: Allegri 4.5 – Ancora una volta presenta i bianconeri con un 5-3-1-1 troppo timido, specialmente giocando in casa. L’unica punta è troppo sola e il centrocampo non gli dà minimamente una mano. Sulle fasce i giocatori sono schierati come terzini per cui cross non ne arrivano. Tra questi viene proposto De Sciglio, catapultato in campo dopo 4 mesi di assenza, e si è visto. Nella ripresa rivoluziona tutto con 5 cambi, ma togliere Fagioli è da autolesionismo!
MONZA (3-4-2-1):
Di Gregorio 7.5 – Dopo un’oretta quasi da spettatore non pagante, viene chiamato alla risposta prima su Danilo, quindi su Milik e sventa due conclusioni molto pericolose. Al 75′ fa un capolavoro su un missile di Di Maria dai 20 metri, quindi replica ancora in altre occasioni.
Izzo 6.5 – Per lui questo match ha un sapore in più e non fa niente per nasconderlo. Combatte una vera e propria battaglia contro gli attaccanti della Juventus azione dopo azione e, spesso, è lui ad uscirne vincitore.
Pablo Marì 6.5 – A sua volta prestazione di spessore nel cuore della difesa. Dalle sue parti gli avversari sono pochi e non deve produrre un lavoro extra. Nel secondo tempo la situazione si complica ma riesce a reggere bene in trincea.
Caldirola 6.5 – Un match senza sbavature per il difensore centrale, che regge bene nel confronto con Kean. Nella ripresa la squadra inizia a soffrire le offensive dei padroni di casa per cui mister Palladino decide di sostituirlo. Ad ogni modo, prova assolutamente sufficiente. Dal 24′ st Marlon 6 – Inserito per dare una mano in difesa, sbriga il compito senza patemi.
Ciurria 7 – Ama inserirsi e quando lo fa, si vede eccome. Dal suo piede arriva il gol dell’1-0 facendosi trovare pronto sull’assist di Machin. Dopo il doppio vantaggio arretra leggermente il suo raggio di azione ma è sempre positivo e si fa trovare sempre pronto. Dal 31’st Birindelli S.V. –
Rovella 7 – Si prende una di quelle rivincite che non passano certo inosservate. Contro la squadra che lo ha mandato in prestito, il regista ex Genoa fa un figurone, proprio come avvenuto all’andata. Ha tutto lo spazio e la tranquillità per dettare i tempi di gioco contro una mediana che non lo impensierisce quasi mai. Dal 14’st Sensi 6 – Entra in campo per dare ordine e, per quanto possibile, tenere palla. Lo fa senza infamia e senza lode.
Machin 7 – Discorso molto simile a Rovella. Gioca nelle due fasi e fa vedere buona gamba e qualità. Ha il merito di servire un assist d’oro per il gol di Churria e aggiunge altre giocate importanti. Nel finale occorre più fosforo e Palladino lo sostituisce. Dal 31’st Ranocchia S.V. –
Carlos Augusto 6.5 – Sulla fascia impressiona e ha vita facile contro un De Sciglio timidissimo. Finché la condizione tiene è un fattore della partita, dopodichè bada al sodo e dà una mano ai compagni nell’assalto finale.
Pessina 6 – Porta qualità alle spalle di Mota Carvalho, anche se in questo caso è chiamato più alla sostanza. Nelle prime fasi dell’incontro trova vita facile, tende poi a sparire nel prosieguo del match.
Caprari 6.5 – Ha un ruolo ben preciso e lo fa nel migliore dei modi. Gioca largo a sinistra e manda spesso in difficoltà la retroguardia juventina. Segna anche il gol dell-1-0 con una bella azione personale e una conclusione rasoterra precisa, ma il VAR glielo toglie per un fuorigioco per questione di centimetri. Quando il fiato inizia a calare, arriva il cambio. Dal 24’st Petagna 6 – Palladino gli chiede di mettersi là davanti a tenere più palloni possibili in alto. L’ex Napoli fa il suo e crea anche una occasione da rete.
Mota Carvalho 7 – Non ha tra i piedi un numero clamoroso di occasioni, ma fa il suo, tiene duro contro i difensori bianconeri e permette ai compagni di inserirsi creando gli spazi giusti. Segna la rete del raddoppio e griffa una prestazione di alto profilo.
All: Palladino 7 – Secondo match contro la Juventus e seconda vittoria. 1-0 in casa, addirittura 2-0 a Torino. Il suo lavoro si è visto sin da subito e ora sta dando frutti importanti. Basta guardare la classifica…
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