Calcio italiano
Lautaro ha segnato un gol “alla Vialli” nella terra di Gianluca
Grande potenza, abbinata a tecnica e dimestichezza nel muovere il proprio corpo e quello altrui. Un gol da numero 9 vero.
La palla arriva in verticale, servita grazie a un movimento a smarcarsi e a uscire dal centro dell’area di rigore. Arriva dritta sui piedi con il difensore che si avvicina. Lo stop la fa scorrere, non la fa frenare o fermare, per cercare un’azione spalle alla porta. Un passo forte con il piede sinistro e poi, quasi scivolando, un colpo pieno di collo destro.
Il difensore si lancia in scivolata perché capisce il pericolo, ma è troppo tardi per incocciare la palla in pieno ed è troppo forte il tiro per deviarla in maniera sensibile. Con una strana forma ad arco, va a finire in gol.
Lautaro come Luca
Questa è in breve sintesi la descrizione del secondo bellissimo gol di Lautaro Martinez segnato sabato scorso alla Cremonese. Ma dove lo avevamo già visto?
Questo è il classico gol che segnano i centravanti atletici, dinamici e acrobatici, è il classico gol che segnava Luca Vialli. Chi dal vivo, chi nel suo tempo, chi in differita grazie al digitale, tanti hanno visto Vialli segnare gol del genere, giocare con il proprio corpo e il corpo del difensore, sfruttarne la forza, l’agilità e le leve per crearsi spazio e poi concludere con quella forza e precisione che aveva il numero 9 che ci ha fatto sognare per un decennio e più.
E che Lautaro Martinez, nuovo prototipo di centravanti che guarda al passato, guarda proprio a quei centravanti degli anni ’80 e ’90 abbia segnato un gol del genere proprio a Cremona, la terra di Vialli, allora è una sorta di segno e di connessione calcistica che oggi, ora che Gianluca non c’è più, ci consola.
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