Non c’è scaramanzia che tenga, anche se di mezzo c’è il Napoli e il numero è il 13. Tanti sono i punti che separano la squadra di Luciano Spalletti dalla più vicina inseguitrice quando la 20ma giornata di Serie A, la prima di ritorno, ha già detto tutto quanto poteva dire sulle zone nobili della classifica (anche se formalmente si chiuderà stasera con Udinese-Verona alle 20.45).
Mattoncino tricolore
13 punti dunque, uno in più rispetto a settimana scorsa, quando però l’inseguitrice più vicina, ma comunque lontano 12 lunghezze, era un’altra, era il Milan. Gli azzurri hanno fatto il loro vincendo 2-1 contro la Roma una partita non semplice, grazie anche all’apporto della panchina: un ottimo segnale per raggiungere grandi traguardi. Impresa non semplice, figlia anche della volontà di vincere di Spalletti e dei suoi ragazzi che non hanno speculato sulle disavventure rivali e sul vantaggio in classifica.
Scia nerazzurra
Anche perché le dirette rivali hanno balbettato. Il Milan è incredibilmente – almeno nella misura – crollato a San Siro contro un Sassuolo a sua volta in crisi e che rischiava di farsi coinvolgere nella lotta salvezza. Sul fronte romano, oltre alla caduta dei giallorossi al Maradona, la Lazio si è poi fatta raggiungere dalla Fiorentina sull’1-1.
A sorridere sono solo le lombarde nerazzurre che non riservano sorprese negli scontri con Sampdoria (Atalanta) e Cremonese (Inter). Proprio la formazione di Simone Inzaghi si trova ora al secondo posto, ma la sensazione è che lo sguardo sia più rivolto alle proprie spalle (la Roma sesta è a tre punti) che non alla vetta della classifica. E intanto il Napoli si gode la vista da lassù.
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