Prima ci ha pensato Jurgen Klopp a parlare del mercato a dir poco faraonico del Chelsea in questa sessione invernale. In maniera nemmeno tanto criptica, in conferenza stampa ha affermato: “Non capisco queste cose, cosa uno può fare e cosa no, sono tanti soldi e hanno preso tutti ottimi giocatori. Non capisco come sia possibile ma non fa parte del mio lavoro spiegarlo”.
Come se avesse ascoltato e condiviso le parole del tecnico del Liverpool, dopo pochi minuti si è espresso sul tema anche Josep Guardiola. Alla domanda: “Che cosa sarebbe successo se i 330 milioni della sessione estiva del calciomercato li avesse spesi il Manchester City?”, Guardiola ha risposto: “Non dimentico che otto o nove squadre di Premier hanno inviato una lettera alla federazione affinché il City venisse squalificato e restasse fuori dal campionato. Questo è quel che è successo a noi, e siamo la quinta squadra per spesa netta negli ultimi cinque anni. Da quando abbiamo iniziato a vincere trofei, questa è la realtà”.
Potremmo farlo anche noi
Sul mercato in generale poi ha continuato: “Ora il mercato è in una fase ‘wow’, è esagerata, a quello che fa il Chelsea non è un problema mio. Non esprimo opinioni su altri club perché ci sono delle regole che impongono di non farlo, ma noi abbiamo ricevuto accuse in passato”.
Parole nette e dure, che preannunciano due possibili orizzonti. O le istituzioni intervengono per calmierare le spese di mercato, oppure sia Klopp che Guardiola hanno voluto far intendere che quello che il Chelsea ha fatto in questo mese potrebbero aspettarselo anche dalle loro squadre.
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