A volte può bastare un semplice gesto tecnico per farti capire se un calciatore è un predestinato o meno. Basta uno stop, un tocco, una finta. Ecco, quel gesto tecnico Joshua Zirkzee lo ha eseguito lo scorso week end contro lo Spezia, sul gol dell’1-0 firmato da Posch. Corner da sinistra calciato da Orsolini. La parabola è lunga, anzi lunghissima, e scavalca tutti, compreso Zirkzee sul secondo palo. L’olandese non fa una piega. Segue con lo sguardo la sfera che lo sorvola, si gira e la arpiona con il destro, accarezzandola. Un controllo perfetto che gli permette di tenere vivo il pallone, proteggerlo e scaricarlo fuori per il controcross di Cambiaso dal quale scaturisce la rete del terzino austriaco.
Questo gesto è passato quasi inosservato, ma dice tutto del talento di Zirkzee. Un attaccante giovane (parliamo di un classe 2001) che, anno dopo anno, sta confermando quanto di buono gli addetti ai lavori da sempre vedono in lui: qualità tecniche e fisiche fuori dal comune. Il Bologna, questa volta, potrebbe aver davvero fatto un colpaccio. Uno di quelli veri, da circoletto rosso. E non siamo solo noi a dirlo, ma la storia di questo attaccante olandese nato a Schiedam il 22 maggio di 21 anni fa.
Se si scomoda il Bayern Monaco…
Non capita infatti tutti i giorni che il Bayern Monaco, conti alla mano il più virtuoso tra i top club europei, si scomodi per un giovanotto di 16 anni. E’ successo per Zirkzee. E’ il 2017 quando il ragazzo, cresciuto nelle giovanili dell’ADO Den Haag per poi passare al Feyenoord, si mette in luce stuzzicando l’appetito del club più vincente di Germania. Lo staff tecnico lo visiona e non esita a investire su Joshua: 150mila euro bastano per convincere gli olandesi, che forse ora si staranno mangiando le mani.
Al Bayern il giovane Zirkzee diventa il bestione che è oggi: 193 cm per 89 kg di potenza, ai quali abbina una tecnica pregevole. Cosa rara per un ragazzo di queste dimensioni. Non a caso bastano due anni per vederlo esordire in prima squadra. E’ la stagione 2019-20, Joshua segna 4 gol in 12 presenze tra Bundesliga e Champions League. A 18 anni sembra l’inizio di una carriera da predestinato, invece qualcosa si inceppa.
La panchina, Parma e l’Anderlecht
Nel 2020-21 la rosa del Bayern di Flick si amplia. In particolare in attacco, dove arrivano alcuni rinforzi che chiudono lo spazio di cui Zirkzee avrebbe bisogno per completare la sua crescita. Josua sceglie Parma per rilanciarsi ma si infortuna quasi subito e gioca solo 4 partite. Memore di quanto accaduto, in estate non commette lo stesso errore e si fa cedere subito in prestito all’Anderlecht. Risultato: 16 gol in 38 presenze. Grandi numeri che però non bastano a convincere il Bayern a puntare su di lui. Il Bologna di Sartori fiuta l’affare e sul finire del mercato piazza il colpo. Che si sta rivelando azzeccatissimo.
Joshua per l’Europa
Acquistato per 8,5 milioni di euro (il Bayern ha tenuto solo una percentuale sulla futura rivendita), Zirkzee è approdato in sordina sotto le Due torri. I meglio informati, però, non hanno sottovalutato l’arrivo dell’olandese. I numeri con le Nazionali giovanili Orange e gli sprazzi di talento fatti intravedere nelle sue prime stagioni da professionista lasciavano pochi dubbi sulle sue qualità. E ora che Joshua ha messo alle spalle un fastidioso infortunio al collaterale ed è entrato in forma sta dimostrando tutto il suo valore.
Sempre con lo Spezia, pochi minuti prima di quel fantastico stop, Zirkzee aveva messo a sedere Caldara con una finta secca da destra a sinistra per poi scaricare un missile mancino sventato da un miracoloso Dragowski. Un altro gesto tecnico da predestinato, alla Zlatan Ibrahimovic, per intenderci. Beh, se due indizi fanno una prova il futuro del Bologna passa dai piedi dell’olandese volante. Che corre veloce verso una fulgida carriera.
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