Dal minuto 27 del primo tempo probabilmente, l’allenatore dell’Atalanta Gasperini, deve aver fatto cenno al direttore generale della società Umberto Marino per avvisarlo che non avrebbe parlato nel post partita. Almeno l’immaginazione (ma forse non troppa) ci porta a pensare ciò. Fatto sta che al termine di Sassuolo-Atalanta, risultato finale 1-0 per i padroni di casa con il gol siglato da Laurienté, il mister della Dea non si è presentato in sala stampa e non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Un silenzio probabilmente rabbioso. Quando il Gasp non proferisce parola vuol dire che qualcosa deve esser pur successo e dunque per questo si ritorna al 27esimo minuto di gioco. Maehle esterno dell’Atalanta, perde il pallone in corsa, torna indietro per recuperarlo e con una scivolata colpisce la sfera ed anche Berardi. L’arbitro Mercenaro prima ammonisce il giocatore, poi richiamato dal Var Luigi Nasca, cambia decisione ed estrae il rosso. Questo episodio ha fatto infuriare il tecnico atalantino e non solo. Alla fine della partita il direttore generale della società nerazzurra, Umberto Marino, ha voluto esprimere il proprio punto di vista.
Atalanta: le parole di Marino nel post partita
“Non c’è un clima sereno. Sono tornati i fantasmi della passata stagione che hanno influenzato la nostra corsa per l’Europa, non dimentichiamolo. Oggi è stata una giornata grigio-nera per qualcuno. Abbiamo fatto un girone d’andata in crescita a livello arbitrale, che ha valorizzato il calcio. Sono stati fatti due passi indietro, troppi gialli senza senso. La sfida contro il Sassuolo è nata in salita con episodi che ci sono girati contro”.
“La nostra arrabbiatura è legata al fatto che c’è un passato, una stagione ’21-’22 che ci ha fortemente penalizzati. Ci è sembrato di vedere un arbitraggio della scorsa stagione. Nella prima parte di questa, invece gli arbitri, specie i giovani, hanno fatto bene. Vorremmo che fosse confermato quel metro. Poi l’errore ci sta”.
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