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Giacchetta: “Non soddisfatti appieno del mercato. Svincolati? Non so se ci sono profili per noi”

Il ds grigiorosso ha analizzato l’operato del club nell’ultima sessione di mercato

Foto Claudio Grassi/LaPresse 24 Ottobre 2022 - Cremona, Italia - sport, calcio - Cremonese vs Sampdoria - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - Stadio Giovanni Zini. Nella foto: Simone Giacchetta (direttore sportivo Cremonese) October 24, 2022 Cremona, Italy - sport, soccer - US Cremonese vs UC Sampdoria - Italian Serie A TIM Football Championship 2022/2023 - Giovanni Zini Stadium. In the pic: Simone Giacchetta (direttore sportivo Cremonese)

Il direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta ha tenuto una conferenza stampa per analizzare l’ultima sessione di mercato dei grigiorossi che ha visto, nel complesso, 3 entrate (il difensore Alex Ferrari e i centrocampisti Marco Benassi e Pablo Galdames) e 8 uscite.

Un mercato che non ha soddisfatto la piazza, con qualche contestazione allo stadio nei confronti dello stesso Giacchetta durante l’ultimo match. Episodio che il ds ha ridimensionato: “Più che di contestazione parlerei di malumore, perché le contestazioni sono altra cosa. Malumore che si giustifica con la classifica e con l’andamento della partita che stavamo disputando”.

Bilancio negativo

Lo stesso ds comunque ha riconosciuto: “Non siamo soddisfatti completamente di come si è concluso. C’era la necessità di fare degli inserimenti per migliorare la qualità della rosa in certi ruoli. Cercavamo un centrocampista e un attaccante, oltre agli ottimi inserimenti di Ferrari e Benassi. La nostra idea di partenza era questa. Nei ruoli la stessa idea è stata condivisa con il nuovo allenatore Ballardini. Abbiamo cercato di portare avanti queste soluzioni, alcune sono andate a buon fine, altre no. Noi avevamo puntato diversi giocatori, onestamente. Poi sicuramente la concorrenza c’era, magari qualche prestazione della squadra non ha favorito”.

Mancati arrivi e svincolati

“Con Shomorudov – ha rivelato – avevamo la sua disponibilità, avevamo parlato con lui personalmente, poi alcune dinamiche dell’entourage del calciatore hanno fatto cambiare la situazione, che prima era favorevole anche per il nuovo allenatore, che l’aveva allenato in passato”.

Sugli svincolati, invece, ha chiarito: “Se c’è qualche giocatore funzionale bene, prendere tanto per prendere non ha senso. Lo stiamo guardando, ma non so se ci sono quei giocatori che ci possono aiutare”.

Sulla qualità della rosa e sulle chance salvezza ha sottolineato: “La rosa è questa, i giocatori sono questi, ci crediamo e ci dobbiamo credere. Dobbiamo dargli sostegno, forza, coraggio, entusiasmo nell’allenarsi e nel giocare. Possiamo fare tanto, ottenere quello che fino ad oggi non abbiamo ottenuto”.

Il fattore Ballardini

Scelte condivise con gli allenatori per Giacchetta: “Con Alvini si sono cercate certe caratteristiche, giocatori fisici, aggressivi, di corsa, e quindi abbiamo cercato questa tipologia di calciatori. Con Ballardini è cambiata la filosofia di calcio, quindi abbiamo cercato giocatori di palleggio e meno fisici. Cerchiamo di condividere l’idea di gioco, poi il mercato di gennaio non offre quasi mai grande disponibilità”.

“Mancano 17 partite alla fine del campionato, la classifica è quella che è, siamo in fondo, la casella delle vittorie è a zero, ed è la realtà. Così com’è un’altra realtà che la Cremonese è in semifinale di Coppa Italia con gli stessi giocatori. Quindi non è tutto nero neppure il nero. Ballardini ha avuto un impatto molto positivo, ha un contratto per questa stagione e per la prossima, ma noi siamo concentrati sull’oggi e vogliamo portare dignità alla Cremonese in Serie A, alla proprietà, ai tifosi”.

Difficoltà ed errori

“Quando parti lo fai con le migliori idee e i migliori propositi. Il campionato di A è difficile,, severo, competitivo: abbiamo perso diverse partite per degli episodi che non abbiamo saputo gestire o leggere. Dico nulla di diverso da quello che hanno sempre detto tutti, ovvero che la Cremonese propone un bel gioco, merita più punti di quelli che ha e qualche vittoria”.

“A noi – ha spiegato – è mancata l’esperienza, la non conoscenza della spietatezza del mercato di A da neopromossa. Si pensava che il campionato di B della Cremonese potesse essere un riferimento per tanti giocatori e tanti club, perchè un ambiente solido e positivo come il nostro può migliorare il percorso e la crescita di alcuni calciatori; abbiamo ricevuto consensi dall’estero e ci aspettavamo anche un consesnso in Italia da squadre, giocatori e agenti”.

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