Se segna uno, segna anche l’altro. Parliamo di Stefan Posch e Riccardo Orsolini, il dinamico duo che furoreggia sulla fascia destra del Bologna da quando Thiago Motta è sbarcato sotto le Due Torri. Il terzino austriaco e l’attaccante marchigiano si trovano a meraviglia, sia quando la palla gira veloce sul terreno di gioco sia sui calci piazzati. Il secondo taglia, dribbla e segna come non gli succedeva da tanto tempo. Forse troppo. Il primo gli difende le spalle, certo, ma quando può spinge e si propone in avanti. Con i tempi giusti e l’attenzione che competono a un giocatore maturo come lui. Ma la cosa più incredibile è un’altra: in tre partite hanno segnato entrambi, risultando decisivi per le sorti del Bologna. Se i rossoblù hanno vinto 7 delle ultime 11 gare e si ritrovano noni a quota 29 punti, a -9 dall’Europa, il merito è anche loro.
Un’intesa più unica che rara
La “prima volta insieme” è stata con il Torino, lo scorso 6 novembre, pre pausa Mondiale. Al Dall’Ara il serbo Lukic porta avanti il Torino su rigore ma nella ripresa ci pensano proprio loro due a ribaltare tutto: Orso pareggia con un sinistro al volo su cross di Vignato, poi Stefan irrompe sul palo lontano su spiovente di Lykogiannis (spizzato da Soriano) e batte Milinkovic Savic per il 2-1 finale (guarda i gol). Da allora lo stesso copione si è ripetuto in altre due occasioni, per di più nel giro di sette giorni: contro lo Spezia, in casa (guarda i gol), e domenica scorsa con la Fiorentina, a Firenze (guarda i gol). Curiosamente, in entrambi i casi Orsolini ha servito pure l’assist al suo collega di fascia. Un’intesa davvero più unica che rara.
L’austriaco che si è scoperto bomber
E dire che il difensore austriaco, classe 1997, arrivato in prestito dall’Hoffenheim, in carriera non aveva mai segnato più di 2 gol in una singola stagione. Consigliato da Arnautovic, si sta rivelando un acquisto più che azzeccato da parte di Giovanni Sartori, tanto che il suo riscatto a giugno non sembra più essere in dubbio. Il suo cartellino costerà solo 5 milioni di euro, un affare considerato il rendimento del 25enne, prezioso in fase difensiva e già a segno 4 volte in campionato (con i 3 gol segnati a gennaio è ad oggi il difensore più prolifico dei 5 maggiori tornei d’Europa). A quelle realizzate a braccetto con Orsolini bisogna infatti aggiungere la zuccata che ha regalato ai rossoblù i 3 punti a Udine (guarda i gol). In pratica i suoi 4 gol hanno portato in dote 12 punti.
Il terribile mancino di Ascoli
Poi c’è lui, il mancino di Ascoli su cui aveva scommesso persino la Juventus. Sembrava essersi perso, negli ultimi due anni. Oggi, invece, è tornato ai livelli che a marzo 2020 avevano fatto lievitare il costo del suo cartellino fino a 25 milioni di euro. Il Bologna ne rifiutò ben di più, per Orso. Ma se continuerà a giocare così i rossoblù di Thiago Motta potranno continuare a sognare l’Europa. Ad oggi i gol sono 5, gli assist 3. La risalita è cominciata dalla sfida dell’andata col Monza, quando entrò e spaccò la partita segnando la rete del definitivo 2-1.
La rimonta che forse ha dato consapevolezza a tutto il gruppo, che da allora non si è più guardato indietro cedendo il passo solo di fronte alle big (Inter, Roma e Atalanta). Il mezzo passo falso con la Cremonese si è rivelato infatti un semplice incidente di percorso, come hanno dimostrato le vittorie su Spezia e Fiorentina. Un campo, il Franchi, dove il Bologna non vinceva da 13 anni. E domenica il cerchio si chiude, perché al Dall’Ara arriva proprio il Monza. Altri 3 punti lancerebbero i rossoblù verso un sogno. Orso e Stefan hanno il piede e la testa caldi. Anzi, bollenti. Palladino e soci sono avvisati.
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