Fossimo negli anni ’80 forse ci avremmo fatto una risata sopra. Avremmo guardato il video, ci avremmo scherzato un po’ su e nel week end ci saremmo goduti le battute sul tema di qualche comico scatenato. Oggi, invece, certi frasi non sono più ammesse e fanno divampare la polemica. Non fraintendete, le battute di spirito pronunciate da Ciro Santoriello si potevano evitare, non c’è dubbio. Ma parlare di scandalo e andare su tutte le furie per le parole dette da un pubblico ministero nel 2019 (ossia 4 anni fa), mentre parlava di un’inchiesta sulla Juventus di cui aveva appena chiesto l’archiviazione, è davvero frutto di questi nostri tempi moderni.
La miccia che ha fatto divampare i social
Oggi basta un video qualsiasi, postato sui social, per far sì che tutti si infurino. Nello specifico il frammento di un filmato di un convegno, diventato subito virale, in cui Ciro Santoriello, uno dei tre pm della procura di Torino nel processo plusvalenze della società bianconera, si proclama tifoso del Napoli e “anti juventino”. Cosa ci sarebbe di male? Tantissime persone lo potrebbero dire in Italia: nel caso non potrebbero fare i procuratori? E poi quale sarebbe il problema esattamente, visto che nel 2019 il pm in questione archiviò il caso.
Ecco, magari prima di twittare o postare la propria ira bisognerebbe contestualizzare il tutto. E infatti da questo punto di vista le parole del ministro dello sport Andrea Abodi sono state esemplari: “Ho visto e ho segnalato il tutto, per ora mi fermo qui”. Mica c’è da indignarsi. Santoriello poteva certamente evitare di dire “lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso è importante il Napoli, come pubblico ministero ovviamente sono anti juventino, contro i ladri in campo, e mi è toccato scrivere archiviazioni”. Ma alla fine ha fatto il suo lavoro, scagionando la dirigenza della Juve al termine di quell’indagine, e non ha seguito il suo istinto. Che è esattamente quello che si chiede di fare a un pm: decidere con imparzialità in base alle prove che vengono portate alla luce.
Vero, Ciro Santoriello fa parte dei procuratori dell’inchiesta Prisma che nei prossimi mesi potrebbe incidere pesantemente sul destino della Juventus. Ma qualche battuta da tifoso non dovrebbe scatenare indignazione, altrimenti è come rinnegare il mondo del calcio nella sua totalità. Gli italiani vivono il calcio come parte integrante e fondante della propria vita. L’importante è non farsi trasportare ed essere imparziali nelle decisioni che contano davvero, ossia quando si pronunciano sentenze o si sceglie se procedere o meno con un’inchiesta. Non nelle parole pronunciate durante un convegno. Magari anche sbagliate, ma pur sempre semplici parole.
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