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Serie A

Da dove arriva Guglielmo Vicario

Dopo un percorso non semplice, oggi è tra i migliori portieri del campionato

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Guglielmo Vicario (© LaPresse)

Quando, al ritorno in Serie A, l’Empoli ha affidato la propria porta a Guglielmo Vicario in pochi pensavano che sarebbe diventato nel giro di poco tempo uno dei migliori portieri del campionato.

Che portiere è Vicario

L’estremo difensore dell’Empoli è estremamente reattivo tra i pali, e in questo senso è paradigmatico anche il triplo intervento contro la Roma: a una prima respinta non perfetta, fa seguito una parata di pugno sulla ribattuta di Mancini e poi un intervento acrobatico col piede. In generale, Vicario è sul podio dei portieri per parate e nella top10 per media parate nei 90 e per interventi con riflesso, risultando anche tra i migliori per gol evitati. Nonostante questo, il classe 1996, è un portiere che non ha paura di uscire, tanto da essere l’estremo difensore ad effettuare più uscite.

Lista d’attesa

Vicario ha avuto la fortuna/sfortuna di nascere ad Udine il 7 ottobre 1996. E se vuoi fare il portiere e ti nota l’Udinese, significa che devi metterti in coda perché davanti hai Simone Scuffet – di cui parlano tutti – e Alex Meret, che è pure di un anno più giovane. L’attuale portiere dell’Empoli ha comunque la possibilità di crescere nelle giovanili bianconere che, appunto, in quegli anni sono una garanzia per i futuri numeri uno.

Il lungo cammino

Chiuso nella Primavera dell’Udinese da Scuffet e Meret, va al Fontanfredda in Serie D, poi al nuovo Venezia di Joe Tacopina sempre in D. Dopo la promozione da titolare, però, viene messo da parte e si fa due anni da secondo, prima in Lega Pro e poi in Serie B. Nel 2018/19 la chance da titolare con gli arancioneroverdi in una stagione poco fortunata per il Venezia che retrocede (venendo poi ripescato). Vicario va a fare il titolare a Perugia, ma anche gli umbri scendono in Lega Pro. Lo preleva il Cagliari, in Serie A, ma è chiuso da Alessio Cragno. Così a fine stagione arriva la chiamata dell’Empoli che su di lui investe circa 10 milioni di euro per riscattarlo dopo un primo anno di prestito.

Prospettive

Vicario, insieme a Provedel della Lazio, Falcone del Lecce o Terracciano della Fiorentina, fa parte di quella categoria di portieri che sono arrivati in Serie A non giovanissimi, dopo un percorso tortuoso che ha rischiato di non avere un lieto fine. Probabilmente, di questa generazione, Vicario è l’esponente più talentuoso. Per lui si parla di un approdo in una big, magari inizialmente da vice. Se da un lato il classe 1996 ha già dimostrato di saper aspettare il proprio turno, dall’altro l’esperienza di Mattia Perin dovrebbe suonare da monito. Anche per non privare la Nazionale di un’alternativa a Gigi Donnarumma. Per questo il prossimo passo dovrà essere valutato con attenzione.

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