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Sampdoria, che il sogno salvezza sia terminato a Monza?

Quale sarà la reazione della Sampdoria? Vogliosa ed alla ricerca di riscatto oppure il sogno salvezza a Monza è definitivamente terminato?

Gabbiadini

Passo lungo ma allo stesso tempo claudicante: cresce l’ansia e la fretta di chi deve necessariamente arrivare in tempo per rimanere in vita. Immenso il percorso alle spalle ormai, sembra quasi infinito, ma ora si presenta un bivio: dopo il pareggio beffa arrivato all’ultimo istante (ed anche oltre probabilmente) quale sarà la reazione della Sampdoria? Vogliosa ed alla ricerca di riscatto oppure il sogno salvezza a Monza è definitivamente terminato? Sinceramente si fa fatica a distaccarsi dalla seconda ipotesi: una mazzata del genere dopo uno dei peggiori campionati mai disputati nella storia del club ti tramortisce e abbatte al suolo.

Ieri i blucerchiati nella partita giocata in Lombardia hanno subito messo le basi affinché il match pendesse dalla loro parte: Gabbiadini dopo 12′ minuti del primo tempo ha siglato la rete del vantaggio. Dopo 20 minuti esatti dal gol ligure, Petagna ha punito la difesa di burro doriana. Nella ripresa Gabbiadini ha nuovamente portato in vantaggio i suoi ma al 97eismo un’ingenuità di Murru su Petagna, atterrato in area di rigore, ha portato Pessina a tirare dal dischetto. 2-2 all’ultimo respiro ed un punto che serve a poco o nulla alla Samp. Beffa finale che fa illudere anche i tanti supporters del Doria giunti a Monza.

Monza-Sampdoria: sentenza per i blucerchiati?

La formazione di Dejan Stankovic a fine match, inquadrata dalle telecamere, sembrava incredula. Essere raggiunti in zona Cesarini lacera ancor di più una ferita aperta da tempo. Sì perché onestamente si fa fatica a pensare ad un epilogo differente dalla retrocessione. Certo poi sognare è lecito e nessuno lo mette in dubbio, ma come si fa ad essere ottimisti dopo un’annata del genere? Il pareggio di Monza avrà sicuramente un certo peso: ora la terzultima, il Verona, è distante 4 punti, lo Spezia 17esimo e salvo attualmente, ben 8. La montagna da scalare in questo girone di ritorno sembra invalicabile e pericolosa e bisogna essere attrezzati…la Sampdoria non dà l’impressione di esserlo.

Tutti i record negativi accumulati, le pessime prestazioni e le cocenti batoste arrivate anche nei minuti finali, da agosto sino ad oggi, sono figlie di un’organizzazione poco stabile, che inizia dai piani alti e termina sul terreno di gioco. La solidità e la concretezza sembrano un concetto sconosciuto, quasi astratto per la società di Genova, almeno negli ultimi tempi. Quando non hai una linea guida, un esempio da seguire, difficilmente riesci a tracciare un percorso lineare: le sole 2 vittorie, i 4 pareggi e le 15 sconfitte in campionato sono un esempio. Mentalmente prima ancora che tatticamente, i giocatori della Samp sono in difficoltà: la cura Giampaolo prima e quella Stankovic poi non hanno sortito alcun effetto. Qui il problema non sembra la guida tecnica.

Quando anche l’allenatore serbo che ha un certo temperamento ed una certa tigna sembra quasi abbattuto, cosa ti puoi aspettare in futuro? Ora più che mai la parola Sampdoria e la parola Serie A sono sempre più lontane. Anche un uomo di grande fede e speranza (calcistica) si passerebbe una mano tra i capelli. Dunque non è nemmeno questione di miracoli. Si aspetta solo un Deus ex machina in grado di salvare i blucerchiati.

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