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Calcio italiano

A Salerno Vlahovic si è tolto le catene giocando come in viola

Serbo protagonista a Salerno: è riuscito a giocare una partita molto più simile a quanto si vedeva in campo con la Fiorentina

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Dusan Vlahovic (© LaPresse)

Torna Dusan Vlahovic e la Juventus ottiene di nuovo i tre punti. Il centravanti serbo è stato protagonista assoluto nello 0-3 inflitto alla Salernitana con una doppietta. Due gol facili facili per un bomber di razza come lui, ma nella sfida con i granata è successa soprattutto una cosa: è stato cercato dai compagni.

Avevamo parlato, in un precedente approfondimento, di come il centravanti fosse apparso spesso abulico nelle partite passate. Ingabbiando la sua voglia di spaccare il mondo in un lavoro più di raccordo e di sacrificio, mentre lui è una vera e propria valvola di sfogo offensiva. E nel match dell’Arechi si è visto il Vlahovic più simile possibile a quello che abbiamo conosciuto alla Fiorentina. Una forza della natura difficile da arginare.

Ogni volta che ha potuto avere il pallone tra i piedi, Dusan ha provato a direzionare il corpo verso la porta. E se lo fa, si sente in fiducia e con la possibilità di poter fare quel che vuole. La conclusione di controbalzo da fuori area di sinistro sulla scucchiaiata di Di Maria è l’esempio lampante. E tre minuti dopo, il gioco di prestigio con cui va via a Troost-Ekong è da applausi. Il secondo gol, servito immediatamente da Fagioli, è solo un giusto premio alla sua prestazione.

Questa doppietta può essere il nuovo inizio di Dusan Vlahovic in bianconero, dopo partite passate a dover sgomitare anche per un solo tiro in porta e a realizzare gol grazie esclusivamente al suo grande talento? Ce lo dirà il futuro, ma questa partita è un ottimo segnale.

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