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Con un Lukaku in forma l’Inter di primavera può davvero sorprendere

La squadra è stata registrata, Lautaro è a livelli “mondiali”, ma soprattutto sta tornando in forma Romelu Lukaku. Con lui cambia tutto.

Romelu Lukaku (© Photo LiveMedia/Alessio Tarpini)

Sono bastati venti minuti di derby, a cui aggiungere settanta di Coppa Italia contro l’Atalanta per avere le idee un po’ più chiare su Romelu Lukaku. Dopo un avvio di stagione disastroso per colpa degli infortuni, un Mondiale terribile alla fine del quale gli hanno imputato anche l’eliminazione ai gironi nella partita contro la Croazia e uno stato di forma mai decente, in questo momento Lukaku sembra di nuovo avviarsi a essere quello che abbiamo visto nell’Inter di Conte.
Questa squadra è stata impostata nel 2019 con Lukaku come terminale offensivo. Alcune scelte, come quelle che riguardano gli esterni che entrano poco dentro il campo ad esempio, si sono sviluppate proprio nell’ottica che questo grande centravanti dovesse essere servito al meglio, secondo le sue caratteristiche.

Il ritorno di Romelu

Poi per motivi di bilancio e per un’opportunità di mercato, Lukaku è andato al Chelsea, l’Inter ha retto anche se ha perso uno scudetto a favore del Milan, ma quest’anno si è ripreso subito il centravanti belga, non potendolo però praticamente mai schierare in uno stato di forma passabile.
Ora che Lukaku dimostra che può già reggere un tempo al suo livello, le cose cambiano. Per un Inter come quella attuale, che ha registrato il centrocampo con le due mezzali, Çalhanoğlu e Mkhitaryan, capaci di lavorare alla perfezione nella fase di creazione del gioco e aver stretto anche la difesa grazie ad Acerbi che cambia sempre il volto delle difese anche se pochi ne parlano, avere un Lukaku in più nel motore fa modificare le prospettive. Se poi a un Lukaku che può solo migliorare da qui a maggio, aggiungi anche un Lautaro ai livelli attuali, allora cambia davvero la musica.

Gli obiettivi sono tre

Magari per lo scudetto è davvero troppo tardi, ma l’Inter di Lukaku ha davanti a sé almeno tre obiettivi. Il più facile da conquistare è la qualificazione in Champions League. Sembra molto più che alla portata. Il secondo è vincere la Coppa Italia e la semifinale contro la Juve, altra squadra che sta carburando adesso, sarà una partita tesissima. Infine c’è la Champions League. Per le squadre italiane ogni partita è difficilissima in Champions. Ma l’Inter con un grande Lukaku diventa indigesta anche per le altre. Il prossimo avversario è il Porto, non il Bayern Monaco. Se si passa, si va già ai quarti e può succedere di tutto. Occhio a questa Inter di primavera. La stagione non è finita qua.

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