Esattamente 22 anni fa ci lasciava un ragazzo dal cuore d’oro e con la testa sulle spalle. Un ragazzo che sembrava destinato a una grande carriera da professionista, perché era talmente centrato sui suoi obiettivi (non solo sportivi ma anche di vita) e aveva talmente tanto talento che tutti avrebbero scommesso su di lui. Quel ragazzo era Niccolò Galli, figlio di Giovanni, ex portiere della Nazionale azzurra e del Milan di Sacchi che fece tremare il mondo. A maggio di quest’anno avrebbe compiuto 40 anni.
Purtroppo, quel maledetto pomeriggio di 22 anni fa Niccolò ci ha lasciato. Aveva solo 17 anni. La pioggia, lo scooter, la gomma che scivola sull’asfalto e lo schianto fatale. Tutta una città, oltre che una famiglia, pianse quando la notizia uscì sui giornali per poi girare veloce lungo le strade. Perché tutti volevano bene a Niccolò. Probabilmente anche gli avversari che incrociava sul campo, domenica dopo domenica.
Oggi, 9 febbraio 2023, il Bologna FC 1909 lo ha ricordato, ancora una volta, nel centro tecnico a lui dedicato. Nel 22° anniversario della scomparsa, a Casteldebole, alla presenza del papà Giovanni, della mamma Anna e della sorella Carolina, si è tenuta come ogni anno una cerimonia commemorativa. La prima squadra con l’ad Claudio Fenucci e il capitano Lorenzo De Silvestri in testa, i ragazzi del settore giovanile, gli staff tecnici e tutti gli addetti ai lavori del club si sono fermati davanti al cippo che reca l’immagine di Niccolò per partecipare a questo momento di ricordo e preghiera.
Don Massimo Vacchetti e don Luciano Luppi hanno officiato la cerimonia, che si è conclusa con le bellissime e commoventi parole di Giovanni Galli. Un discorso dedicato al figlio ma anche all’ex allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic, scomparso lo scorso 16 dicembre. Per un pomeriggio speciale, in memoria di chi non c’è più ma avrebbe senz’altro meritato di essere ancora tra noi. A calciare un pallone, possibilmente tinto di rossoblù.
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