Il Milan ritorno non a correre, ma almeno a muoversi, riuscendo a battere un buon Torino che stasera a San Siro ha cercato di avvicinarsi al treno dell’Europa, senza riuscirci.
Le squadre infatti arrivavano all’appuntamento con una partita importante con soli 8 punti di distacco. Il Milan, a 38 punti, doveva cercare di tenere il passo delle squadre romane per restare in scia Champions, mentre il Torino, a 30 punti, voleva tentare di avvicinarsi al gruppone che si sta formando dietro Napoli e Inter.
Le scelte di Pioli
Stefano Pioli ha deciso che la difesa a 3 in questo momento da più garanzie difensive al Milan, riuscendo a coprire soprattutto Theo Hernandez, tornato in debito di condizione dal Mondiale. Dopo buoni minuti contro l’Inter, sul centrosinistra è stato schierato Malick Thiaw. Chance per Alexis Saelemaekers sulla destra, mentre in attacco Brahim Diaz a suggerire per Giroud e Leao, tornato titolare dopo la panchina assaggiata nel derby.
Le scelte di Juric
Ivan Juric ha deciso di non partite con Yann Karamoh da titolare, nonostante la grande prova contro l’Udinese. Bisognava sostituire anche il calciatore migliore degli ultimi mesi al Toro, Samuele Ricci, e Juric ci prova con Apodo. In attacco Sanabria, assistito da due mezzepunte, Vlasic e Miranchuk.
Il primo tempo
Il primo tempo rispecchia le condizioni delle squadre. Il Milan è spento, impreciso, impaurito. Il Toro invece è spavaldo, ha fiducia e arriva dalle parti di Tatarusanu con Sanabria e Schuurs, senza riuscire a concretizzare. Il Milan non è pervenuto.
Il secondo tempo
Pioli deve aver scosso la squadra negli spogliatoi, perché il Milan finalmente si sveglia dal torpore. Prima Giroud per Leao, con Milinkovic-Savic che esce a valanga e chiude lo specchio, poi il centravanti francese che buca il portiere, il quale però riesce a toccare quel tanto da salvare poi sulla linea. Il gol è vicino e arriva. Al 63’ cross di Hernandez e colpo di testa di Giroud: i due francesi, i due tornati malconci dal Mondiale, i due che non riescono a rendere e fanno abbassare il livello della squadra. Ma se loro iniziano a girare, il Milan segna e vince.
Le prospettive
Il Milan torna a sentire forte profumo di Champions, superando le romane a 41 punti. Il Torino resta a 30 e l’Europa forse è troppo lontana per pensarci davvero. Cremonese e derby per i Granata le prossime due, mentre i rossoneri si giocano tanto con il Monza di Berlusconi e l’Atalanta a San Siro nelle prossime due partite. Ma prima c’è il Tottenham.
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