Conti in ordine, linea verde e una classifica che sorride. E’ un inizio di 2023 felice quel che si vive a Empoli, anche se da anni il club azzurro ha impostato un percorso chiaro fatto di sostanza. Ovvero calcio e idee, accompagnata da un player trading oculato, capace di rendere sia sotto il profilo finanziario che sportivo, permettendo a ragazzi giovanissimi – cresciuti nel settore giovanili o no – di rendere al meglio e quindi mettersi in mostra. E dopo 21 giornate, salutato un maestro come Aurelio Andreazzoli per un più pragmatico Paolo Zanetti, l’Empoli si può anche permettere il lusso di guardare la Fiorentina, squadra del capoluogo di provincia, dall’alto di due punti di vantaggio dopo 21 giornate.
Continuità
Delle ultime 5 stagioni l’Empoli ne ha passate tre in Serie A e due in Serie B. Nello stesso periodo il club del presidente Fabrizio Corsi ha dato vita a scambi di mercato per un volume complessivo di 200 milioni di euro con un disavanzo positivo tra entrate e uscite di 65 milioni di euro, la terza miglior performance italiana dopo Udinese e Sassuolo (dati Osservatorio CIES). La filosofia, però, non è cambiata, la continuità ha fatto la differenza. Al primo anno di Serie B dopo la retrocessione del 2018/19, il club ha avuto un saldo positivo di quasi 50 milioni di euro che ha portato il club ad allestire la rosa che la stagione successiva, affidata ad Alessio Dionisi, avrebbe riportato nel massimo campionato gli azzurri con un deficit di un milione di euro. In questa stagione, nonostante il riscatto di Guglielmo Vicario sia stato certamente oneroso, l’Empoli ha chiuso le sue operazioni di mercato con un disavanzo positivo di 18 milioni di euro.
Linea verde
Quella che oggi si trova a pari punti con la Juventus è la seconda rosa più giovane del campionato e la nona più giovane nei top5 campionati europei. Certo, gli elementi di esperienza non mancano, come dimostra il rientro in Toscana di Ciccio Caputo, ma l’indirizzo è chiaro, tanto che un giocatore come Sebastiano Luperto (73 apparizioni in tutte le competizioni in una stagione e mezza in azzurro) a 25 anni appare un elemento esperto anche se perfettamente in linea con l’età media generale (24,8 anni).
In media res
A salvezza quasi acquisita, anche se per la matematica bisognerà attendere ancora, rimane da capire fin dove potrà spingersi questo Empoli che Zanetti ha guidato verso una transizione morbida, all’apparenza intangibile dal sistema Andreazzoli. Oggi gli azzurri sono probabilmente una squadra più conservativa, meno avvezza a prendersi rischi con la palla, ma che sta vivendo una stagione tranquilla con qualche acuto a dar sapore, come la vittoria a San Siro contro l’Inter. Difficilmente vederemo l’Empoli alzare l’asticella per tentare una rincorsa all’Europa sfrenata, come dimostrato anche dal mercato invernael. Il club azzurro segue la sua strada, con priorità chiare come la valorizzazione dei propri giocatori. E a fine campionato si vedrà dove ha condotto.
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