Massimo Ferrero dà la sua versione dei fatti e assicura che la Sampdoria andrà avanti. Ferrero, nonostante non sia più presidente del club, ne è ancora l’azionista di maggioranza. Le ultime assemblee dei soci, che avrebbero dovuto deliberare l’aumento di capitale necessario a sostenere i costi di gestione della società (stipendi in primis), sono però andate deserte, tanto che ad entrare in gioco sono pronte le banche.
Rassicurazioni
Ferrero, in un’intervista a LaPresse, ha provata a rassicurare tutti, a partire dai propri tesserati. Gli stipendi per l’ex presidente arriveranno, probabilmente in ritardo, ma Ferrero intende onorare gli impegni. “Gli stipendi verranno pagati, ma abbassiamo i toni. Nessuno caccerà la Sampdoria dal campionato, nessuno farà niente alla Sampdoria perché la Sampdoria pagherà gli stipendi. Il massimo che può succedere sarà un ritardo nel pagamento, ma questo non avverrà”.
Penalizzazioni e tifosi
Con il pagamento degli stipendi, i blucerchiati eviterebbero anche penalizzazioni in termini di punti in grado di compromettere la corsa salvezza della squadra allenata da Dejan Stankovic. Inoltre, il passato del club, per Ferrero è una garanzia, così come i suoi tifosi. “Le istituzioni del calcio non dicono niente perché hanno tutto l’interesse che la Sampdoria si salvi, è un patrimonio dell’Unesco, è una società storica e importante nata da una fusione il 12 agosto del 1946. La Sampdoria ha una tifoseria storica, quando ero in tribuna anche quando mi insultavano ero emozionato. Anche quando la squadra perde 3-0 stanno lì che fanno ‘Sampdoria alé’, sono tifosi unici”-
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook