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Calcio italiano

Di Maria illumina e la Juve vince. La Fiorentina meglio se si guarda indietro.

Con un assist dell’argentino e un gol di Rabiot, la Juve vince con la Fiorentina e continua a risalire. I Viola adesso hanno paura.

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Angel Di Maria (© Photo LiveMedia/Nderim Kaceli)
Angel Di Maria decisivo contro la Fiorentina (© Photo LiveMedia/Nderim Kaceli)

Una partita sempre sentita da entrambe le tifoserie, Juventus-Fiorentina, è terminata 2-0 con gol di Rabiot su assist di Di Maria. Prima del match, la Juve era sempre nella sua situazione da limbo, con partite da vincere in campionato per non sprofondare troppo e rendere ancora più difficile la stagione.

La Fiorentina dal canto suo deve cercare di dare dei segnali. La squadra ha alti e bassi e Italiano non riesce a trovare né continuità, né una formazione che gli riesca a dare delle sicurezze.

Il primo tempo

Il primo tempo della Juve si impernia tutto sull’asse di costruzione del gioco sul lato destro del campo per poi tentare di finalizzare sul lato debole, a sinistra, ribaltando il lato. Una prima volta il tiro deviato di Di Maria è incredibilmente messo fuori da Kostic, poi ancora Kostic sbaglia su assist di Chiesa. Infine assist al bacio di Di Maria e gol di Rabiot.

La Fiorentina non ha fatto grandi cose, ma appena dopo il gol Ikoné ha una buona occasione che però ira addosso a Locatelli.

Il secondo tempo

Nel secondo tempo la Fiorentina gioca in maniera più fisica e cerca di far arrivare la palla a Jovic che entra al 20’. A segnare però è la Juve con Vlahovic, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Alla fine della partita segna anche la Viola, su un pallone che arriva fuori area a Castrovilli, ma un’azione fallosa di Ranieri in area prima del tiro, vanifica tutto.

Le prospettive

La Juve di oggi, con Vlahovic, Di Maria e soprattutto Chiesa che continuano a crescere fa paura a tutti, ma è troppo lontana dallo scudetto, mentre per la Champions League deve davvero vincerle tutte (e può farlo). Gli restano però due Coppe ed è lì che deve concentrare i suoi sforzi.

La Fiorentina deve iniziare a guardarsi alle spalle, perché ha solo 10 punti di vantaggio sulla squadra terzultima, il Verona, e una serie di scontri diretti che possono far paura a calciatori forse non troppo abituati a lottare per non retrocedere.

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