Dopo due vittorie consecutive, l’Inter è costretta nuovamente a fermarsi. La squadra di Simone Inzaghi non va oltre un pareggio a reti bianche con la Sampdoria guidata dal grande ex Dejan Stankovic. Tanta pressione per i neroazzurri, a cui non è bastato il ritorno dal primo minuto di Lukaku (buona partenza ma poco costrutto alla lunga) per avere ragione della penultima forza del campionato, rimanendo dunque a -15 dal Napoli. I blucerchiati rimangono al diciannovesimo posto, ma con la fiducia di aver giocato una partita gagliarda per 90 minuti.
I neroazzurri partono a mille. In cinque minuti Lukaku, Mkhitaryan e Lautaro impegnano Audero che rimane sempre attento. Il muro eretto da Stankovic resiste, con un Amione sugli scudi, e in qualche momento riesce anche ad impensierire la difesa interista, non sfruttando un paio di ripartenze potenzialmente interessanti. C’è anche tempo per un po’ di nervoso tra Lukaku, che con il tempo perde smalto, e Barella per un malinteso, ma il risultato non si sblocca.
Nella seconda frazione Inzaghi sceglie di inserire Dimarco per un Gosens poco performante. L’Inter continua a spingere ed è proprio il nuovo entrato a sfiorare il gol, prima con una conclusione a giro al 55′ e poi sei minuti dopo, mandando sull’esterno della rete un cross invitante di Darmian.
La Samp inizia piano piano a perdere terreno e si chiude sempre più, anche un pareggio smuoverebbe la classifica. Calhanoglu sfiora il gol con un tiro da fuori, poi Quagliarella, appena entrato, taglia l’area con un tiro cross. In pieno recupero ci prova anche Acerbi da fuori, ma Audero è attento, poi Lautaro non riesce a girarsi per la conclusione al 95′: i neroazzurri si fermano, e il Napoli è sempre più lontano.
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