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Dybala e una stagione di ripartenza, l’aria di Roma gli fa bene

Paulo Dybala sta costruendo una versione 2.0 del giocatore che conoscevamo. L’aria di Roma gli sta facendo bene

Paulo Dybala sta ritrovando sé stesso a Roma. Inutile girarci attorno, quelli che pensavano che l’argentino fosse sbarcato nella capitale per imboccare il cosiddetto malinconico “via del tramonto”, sono stati ampiamente smentiti con i fatti. Le ultime stagioni in maglia bianconera, con più infortuni che soddisfazioni, avevano portato la “Joya” a intristirsi, nel gioco e nello spirito. Un giocatore che aveva brillato come un gioiello (Joya, per l’appunto) nei campi di mezza Europa, appariva un lontano parente di sé stesso.

I troppi guai fisici in maglia bianconera

L’ultimo periodo alla Juventus era stato davvero complicato per il nativo di Laguna Larga. Come spesso capita, i numeri non mentono. Nella stagione 2020-2021 (quella successiva all’ultimo scudetto in bianconero, con annesso titolo di MVP del campionato) il numero 10 aveva totalizzato appena 20 presenze su 38 turni, con 1134 minuti giocati. La media parlava di 57 minuti a match, sottolineando come molti fossero solamente apparizioni. Leggermente meglio 12 mesi fa nella stagione 2021-2022: 29 presenze su 38 con 2072 minuti totali per una media di 71 minuti ad incontro.

Il momento giusto di cambiare

I problemi muscolari si erano davvero sprecati per l’argentino. Adduttore, polpaccio, guai assortiti insomma. Non solo, nel campionato scorso in un paio di occasioni Paulo Dybala era rimasto ai box per circa 20 giorni addirittura in assenza di lesioni riscontrate. Sintomo che la fiducia nel suo fisico fosse ormai ai minimi termini. In allenamento, sostanzialmente, non calciava mai in porta, per il terrore di una ricaduta. Ricaduta che poi, inevitabilmente, arrivava comunque. A livello mentale la “Joya” era entrato in un vortice di negatività. Forse, con il senno di poi, aver cambiato aria può davvero avergli fatto bene.

L’aria della capitale fa bene

Non stiamo parlando solamente della bellezza della città di Roma, ovviamente. Il campione del mondo si sta giovando di questa sua nuova avventura in giallorosso. Dopo essere stato ad un passo (o forse meno) dal passaggio all’Inter, Paulo si è calato anima e corpo nel progetto della formazione capeggiata da Josè Mourinho. Al momento il classe 1993 viaggia con un bottino di 1188 minuti giocati con 8 gol fatti e 7 assist somministrati. A livello fisico ha fatto registrare un solo intoppo, nel match contro il Lecce del 9 ottobre che è costato all’argentino 5 match ai box. Il rientro, quanto mai fondamentale, è arrivato il 13 novembre nella sfida contro il Torino prima di imbarcarsi per il Qatar con l’Albiceleste.

Il Dybala 2.0 in campo

Se a livello fisico l’ex juventino sta tornando ai livelli che tutti ricordavamo, anche in campo stiamo vedendo lampi importanti del suo talento. Anche se non sono arrivate marcature decisive per vincere un big match, Paulo Dybala ha già messo a segno un numero di gol e assist davvero interessante. Probabilmente non vedremo più il fuoriclasse che veleggiava verso le 20 reti a campionato, ma una “Joya” differente. Nella Roma è letteralmente il motore del gioco offensivo. Tutto passa dai suoi piedi. Il classe 1993 catalizza ogni pallone e lo smista a dovere. Con un centrocampo composto da Matic e Cristante (o Wijnaldum in arrivo) la qualità è spostata in avanti e l’argentino lo sta dimostrando, con maggiore costanza rispetto a capitan Pellegrini. Stiamo vedendo una versione 2.0 di un giocatore che ha già scritto pagine importanti del calcio italiano e non solo. Vedremo se lo “Special One” sarà in grado di estrarre da lui anche una seconda parte di carriera di pari livello. Al momento è già una larga parte dei giallorossi. E lui è il primo a saperlo…

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