Arrivato a Firenze la scorsa estate, Luka Jovic, sembrava poter essere il sostituto perfetto per il dopo Vlahovic. Da un attaccante serbo a un altro, con la speranza di rivedere nuovamente un giocatore che si avvicinasse a quello di Francoforte nella stagione 2018/19 con 27 reti in 48 presenze, che gli valsero la chiamata del Real Madrid. Ma da quel momento Jovic non è più lo stesso e nemmeno l’aria di Firenze in questi mesi sembra realmente averlo aiutato. L’impressione, sul campo, è quella di vedere un calciatore spaesato.
In 30 presenze stagionali con la Viola, da quando è arrivato lo scorso luglio, ha segnato 8 reti e servito due assist. Il dato è però curioso perché la metà dei centri in quest’annata è arrivata nelle sei partite di Conference League disputate. Quindi Jovic fa fatica solamente in campionato. 3 reti in Serie A, l’ultima? Il 9 novembre 2022 nella vittoria per 2-1 contro la Salernitana. Sono passati tre mesi da quel momento, e in mezzo si sono succeduti una serie di eventi: prima la sosta per il Mondiale (alla quale ha preso parte con la sua Serbia), e poi il mercato invernale che lo ha visto al centro di tante voci. Alla fine il giocatore è rimasto in Toscana ma è difficile dimenticarsi come, nonostante sul terreno di gioco con la Viola stia portando avanti l’ennesima stagione da comparsa, abbia portato una ventata di rivoluzione nel calcio.
Fiorentina: Jovic tra delusione e innovazione
Quando la scorsa estate Jovic è arrivato alla Fiorentina dal Real Madrid, con il suo contratto ha stupito tutti. Nessun entrata per la squadra spagnola, che di fatto ha regalato il giocatore alla società del patron Rocco Commisso. Ma ad una condizione: il 50% sulla rivendita futura entro il 2024. Questo vuol dire che il Real ha sperato in una possibile rinascita del serbo: sin qui ha avuto torto. Inoltre nel contratto del giocatore è presente la cosiddetta Player option, una clausola innovativa, mai vista prima d’ora nel mondo del calcio. Jovic ha firmato per due anni con i viola a 2,5 milioni a stagione. A giugno 2024 starà al giocatore decidere: se rinnovare per altri due anni a 5 milioni o andarsene a parametro zero.
Una pratica inedita e sorprendente che dà un assaggio di quello che è il modello del free agency nel mondo NBA, ma che di certo, visto l’alto ingaggio del giocatore, grava sulle casse della Fiorentina. Resta da capire l’intenzione del club toscano nella prossima sessione estiva, ma tutto dipenderà dal rendimento di Jovic da qui sino a giugno. Se tutto dovesse continuare ad andare come nei primi 22 turni, è molto probabile un addio.
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