Seguici su

Calcio italiano

Lukaku grida “Basta!”: Inter sull’orlo di una crisi di nervi

La partita pareggiata a Marassi contro la Samp è una cartina di tornasole delle difficoltà emotive, prima che tattiche dell’Inter.

Pubblicato

il

Simone Inzaghi (© LaPresse)
Simone Inzaghi (© LaPresse)

L’Inter di quest’anno corre, corre forte, sembra essere la squadra più veloce, capace di acchiappare tutti e poi frena di colpo, una frenata da freno a mano, che fa cambiare la rotta alla squadra e sembra per sola fortuna senza farla andare ancora fuori strada. La partita di ieri contro la Sampdoria ha così tanti problemi che una puntata di Sanremo non basterebbe per elencarli tutti.
Prima di tutto, ed è questo un punto cardine, un nervosismo evidente, negli uomini e la lite in campo tra Lukaku e Barella ne è la spia evidente, ma soprattutto sulla panchina, con Simone Inzaghi che non riesce a mantenere la rotta e portare a termine gli accorgimenti giusti al momento giusto.

Lukaku vs Barella

Quello screzio tra Lukaku e Barella non è una cosa da poco. Il centravanti non trovava sbocchi, gli veniva servita la palla sempre allo stesso modo, addosso con l’uomo alle spalle e altri due a collassare su di lui. Il suo unico tentativo era di dominare fisicamente i contatti e cercare di liberarsi al tiro o di servire i centrocampisti e Lautaro che si muovevano attorno a lui. Barella avrà fatto decine di volte lo stesso movimento in cui tagliava vicino al 9, ma Lukaku non aveva la forza per far retrocedere Nuytinck o Murillo e perdeva palla, facendo diventare tutto un flipper in cui i blucerchiati hanno sempre vinto.
Barella e Lukaku dovevano o capire da soli che bisognava cambiare strategia oppure essere guidati meglio dalla panchina, ma questo non è avvenuto. E quel Basta! gridato più volte da un frustrato Lukaku è anche in parte rivolto alla parte tattica, perché era da loro che i calciator in campo cercavano un aiuto.

Il nervosismo serpeggia

Inoltre questo fatto si va a legare a tutta una serie di problemi che l’Inter per adesso è stata brava a tenere silenziati ma che sono evidenti. Per dirne alcuni: perché Dumfries gioca così sotto tono (quando gioca) mentre era il miglior laterale destro del mondiale con la maglia dell’Olanda? Perché Brozovic cerca quasi di saltare le partite mentre negli anni scorsi c’era sempre e comunque? Perché l’Inter non riesce a giocare con serenità e incappa soprattutto contro le piccole in partite bruttissime?
C’entra tutto in questo discorso: la società che ha problemi, la squadra che è stanca, i tanti campioni che vogliono andare via, o meglio volevano andare via già a gennaio per guadagnare di più, i giovani che non esistono. Inzaghi e Marotta tengono tutti insieme ma si vede che fanno una fatica enorme.
La stagione è ancora lunga, il Napoli e lontano ma non è detta l’ultima parola. Poi c’è una coppa Italia da vincere e una Champions League da onorare. Ma l’Inter deve tornare sfrontata e solare come quella di Conte e del primo Inzaghi, altrimenti tutto può andare anche più a sud di cosi.

Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *