Due o più indizi fanno una prova e nel calcio fanno anche un aggettivo. A volte è un attestato di grandezza, altre volte è un marchio d’infamia.
Dopo l’ennesimo errore che è costato questa sera la partita al Paris Saint Germain, che ha perso in casa per 0-1 contro il Bayern Monaco nell’andata degli ottavi di Champions League, ormai è possibile utilizzare la parola “donnarummata” e purtroppo gli amanti del calcio si rendono conto di cosa si sta parlando.
Un gol da evitare
Cross lento da esterno a esterno, Coman tocca di piatto, senza imprimergli molta forza, la palla è centrale. Donnarumma si abbassa con troppa lentezza e la palla passa sotto la pancia. Un errore non solo tecnico, di tattica, perché non si è reso conto che il problema non poteva venire che dal calciatore sulla fascia opposta, ma anche fisica, perché avere una reazione del genere per un portiere è davvero un problema.
Donnarumma estremo
In realtà Gianluigi Donnarumma sa essere estremo. O fa errori grossolani, evidenti, che fanno perdere le partite, oppure compie parate soprattutto tra i pali che nessuno al mondo fa. E noi abbiamo un Europeo in più da mostrare per questo tipo di parate.
Anche loro si possono definire “donnarummate”, ma purtroppo ad oggi l’accezione negativa è prevalente. Si spera che in futuro il portiere del PSG trovi un suo equilibrio e possa essere riconosciuto solo per i prodigi che compie in porta.
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