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Una “Donnarummata” condanna il PSG: il portiere italiano fa solo cose estreme

Un errore grossolano su un tiro di Coman fa perdere al PSG l’andata degli ottavi di finale della Champions League contro il Bayern.

Gianluigi Donnarumma (© Photo LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI)

Due o più indizi fanno una prova e nel calcio fanno anche un aggettivo. A volte è un attestato di grandezza, altre volte è un marchio d’infamia.

Dopo l’ennesimo errore che è costato questa sera la partita al Paris Saint Germain, che ha perso in casa per 0-1 contro il Bayern Monaco nell’andata degli ottavi di Champions League, ormai è possibile utilizzare la parola “donnarummata” e purtroppo gli amanti del calcio si rendono conto di cosa si sta parlando.

Un gol da evitare

Cross lento da esterno a esterno, Coman tocca di piatto, senza imprimergli molta forza, la palla è centrale. Donnarumma si abbassa con troppa lentezza e la palla passa sotto la pancia. Un errore non solo tecnico, di tattica, perché non si è reso conto che il problema non poteva venire che dal calciatore sulla fascia opposta, ma anche fisica, perché avere una reazione del genere per un portiere è davvero un problema.

Donnarumma estremo

In realtà Gianluigi Donnarumma sa essere estremo. O fa errori grossolani, evidenti, che fanno perdere le partite, oppure compie parate soprattutto tra i pali che nessuno al mondo fa. E noi abbiamo un Europeo in più da mostrare per questo tipo di parate.

Anche loro si possono definire “donnarummate”, ma purtroppo ad oggi l’accezione negativa è prevalente. Si spera che in futuro il portiere del PSG trovi un suo equilibrio e possa essere riconosciuto solo per i prodigi che compie in porta.

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