Siamo a metà febbraio: la lotta scudetto non esiste e forse non è mai realmente esistita. Il Napoli a +15 dalla seconda dopo 22 giornate è praticamente già campione, si attende solamente l’aritmetica. La lotta Champions invece persiste e dalla sesta alla seconda classificata c’è un distacco di soli 5 punti; da qui sino a giugno sarà una bella lotta. Lunedì si è anche riaperto il discorso salvezza: il Verona ha battuto la Salernitana e adesso con sguardo minaccioso aggiunge del pepe alla stagione dei granata campani e a quella dello Spezia. Se c’è invece una squadra che in campionato ha il proprio destino quasi del tutto scritto è la Fiorentina.
La compagine guidata da Italiano, in Serie A, sta letteralmente infrangendo i sogni di tutti i tifosi viola, che speravano in un’annata differente: senza avere torto. La formazione dello scorso anno messa in campo dal tecnico ex Spezia ha incantato tutti: gioco propositivo e divertente, in grado di portare la Fiorentina al 7° posto in classifica al termine della stagione, con annesso ritorno in Europa. Ma quest’anno la musica è ben diversa: i punti in meno rispetto alle 22 giornate del 2021/22 sono 11, e la Viola rischia di ritrovarsi presto nelle zone calde se continua così.
Squadra incostante e macchinosa, che ha tanta difficoltà ad andare in gol. Ma nonostante ciò, sinceramente anche solo guardando la rosa, viene difficile pensare ad una lotta per la permanenza in A e verosimilmente la Fiorentina farà un campionato di media classifica. Quindi non resta che gettarsi sui due possibili trofei rimasti: la Coppa Italia e la Conference League.
Fiorentina: Conference League e Coppa Italia per un posto in Europa
Assodato che in campionato sarà una squadra di pochissime pretese, la Fiorentina deve puntare quantomeno a raggiungere la finale di Coppa Italia per dare un senso alla propria stagione, per poi provare a vincerla ottenendo così il pass per la qualificazione in Europa League. L’avversario da battere in semifinale nel doppio confronto è la Cremonese di Ballardini. La squadra lombarda in campionato non ha ancora vinto da agosto ed è destinata alla retrocessione. In Coppa però, i grigiorossi si trasformano nel loro doppio, spietato e affamato, il loro doppelganger. Hanno eliminato dalla competizione nelle ultime due sfide: il Napoli di Spalletti al Maradona in seguito ai rigori, e la Roma all’Olimpico. Non sarà dunque facile per i toscani, ma hanno l’obbligo di provarci.
Sempre per mantenere quanto più possibile vivo il sogno Europa per la prossima stagione, la Fiorentina deve arrivare sino in fondo e vincere la Conference League. Un’impresa ardua se si pensa alle squadra presenti nella competizione: la Lazio di Sarri, il Villareal e il West Ham tra tutte. Prima di pensare in grande però la Viola proprio domani a partire dalle 18:45 se la vedrà nei sedicesimi d’andata col Braga in Portogallo. Poi il ritorno a Firenze il 23 febbraio.
Bisogna procedere step by step, ma per risollevare una stagione mediocre, se non fosse per i due tornei diversi dalla Serie A, si deve lottare. Se la Fiorentina dovesse essere quella del campionato, si fa fatica a vedere la luce in fondo al tunnel.
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