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Europa League

Barcellona-United nobili decadute: dalle finali di Champions all’Europa League

Barcellona e United, sono l’esempio calcistico del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa: nobili decadute che devono reinventarsi

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Lionel Messi con la maglia del Barça pronto a colpire il pallone di testa (© LaPresse)

Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima. Con questa frase si possono sintetizzare tre storie così simili da diventare una sola: la prima è il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, un libro poi trasposto in film da Luchino Visconti, che parla della rapida decadenza del ceto nobiliare e aristocratico nella seconda metà dell’ottocento. Ecco a questa stessa storia, se si volesse prendere spunto dal mondo del calcio, si potrebbe accostare facilmente quella di Barcellona e Manchester United: due compagini che hanno toccato le stelle giocando contro due finali di Champions League, ma che oggi proprio come due nobili decaduti, giocheranno i sedicesimi di Europa League.

Alle 18:45 andrà in scena al Camp Nou, uno degli stadi più belli ed iconici del mondo, la sfida tra i blaugrana di Xavi, e i Red Devils di Erik ten Hag. Una gara che parafrasando lo stesso allenatore del Barcellona “…meriterebbe di essere giocata in Champions League”. E non ha tutti i torti. Le due squadre sono abituate a palcoscenici ben diversi anche se negli ultimi anni i ricambi generazionali in campo, in panchina, così come in società, hanno arrestato il loro processo di infallibilità.

Il blocco di Barça e United

Partendo dai padroni di casa, il dopo Pep Guardiola in Europa inizialmente non è stato così traumatico. Il Barça nel 2014/15 è riuscito a vincere la Champions contro la Juventus; il trofeo conquistato ha lasciato ben sperare ma da quel momento in poi, oltre a Supercoppa e Mondiale per club, non se ne vedranno più premi europei e internazionali in quella parte della Spagna. Ci saranno di mezzo altri campionati vinti (l’ultimo ormai 4 anni fa), e Coppe e Supercoppe spagnole.

Per quanto riguarda invece lo United, si potrebbe dire che la storia del club inglese si divide tra il periodo con in panchina Sir Alex Ferguson e quello successivo. Da quando il coach scozzese non allena più il Manchester, la squadra non ha più vinto una Premier League (l’ultima per l’appunto nel 2012/13, 10 anni fa); mentre guardando alla bacheca dei trofei europei, l’ultimo risale al 2016/17 con in panchina lo Special One José Mourinho: in quell’anno riuscì a vincere l’Europa League. Da quel momento buio pesto per gli inglesi.

Ma quest’anno per l’una e l’altra squadra, rispettivamente con Xavi e ten Hag, sembra sia arrivato il momento di riscatto dopo tanto digiuno. Nel tardo pomeriggio di oggi e nella gara di ritorno, vedremo quindi quale delle due nobili decadute e in fase di rinascita, riuscirà a spuntarla e a proseguire il cammino europeo.

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