Il presente e il futuro dell’Inter sono legati a doppia mandata a un calciatore, Romelu Lukaku. I nerazzurri devono prima di tutto decidere se investire in Lukaku, rinnovando il prestito con il Chelsea o magari acquistarlo definitivamente per avere un asset in caso di scambio.
In relazione a questa decisione di carattere prettamente economica poi, c’è da capire la strada tecnica che si vuole intraprendere nell’immediato futuro. Lukaku è accentratore di qualsiasi manovra di squadra si voglia costruire. Con Antonio Conte ha reso così tanto non solo perché ha avuto un periodo di forma ottimo, ma anche perché ogni uscita palla dell’Inter lo vedeva protagonista spalle alla porta. Ogni difensore o centrocampista dell’Inter contiana doveva guardare lui come prima opzione possibile.
Il nervosismo è un segnale
Con Simone Inzaghi non è più così non solo perché l’allenatore ex Lazio vuole un maggior apporto di esterni e mezzali alla creazione fraseggiata del gioco, ma anche perché il talento di Lautaro Martinez non si può più nascondere dietro la quercia enorme di Lukaku, come fatto nella sua prima parte di carriera nerazzurra. Oggi Lautaro chiede responsabilità e spazio in attacco, non come semplice corollario di un 9 che focalizza tutto su di sé.
Lo screzio Barella-Lukaku di lunedì contro la Sampdoria in fondo diceva proprio questo: l’Inter si appoggia come una volta al suo centravanti, che però non apre gli spazi come faceva e rallenta il gioco, portando un accrocco di difensori avversari sui 20 metri, impedendo di fatto ogni libertà di azione e di incursione alla seconda punta e alle mezzali.
Ma Lukaku è ancora un 9 vero
Vero che Lukaku quest’anno ha segnato un gol in campionato giocando 462 minuti. Ma questo cattivo rendimento è dovuto anche a uno stato fisico orribile, peggiorato con la parentesi mondiale di novembre. Con un Lukaku in buona se non ottima forma, il centravanti non tornerebbe a essere quel fantastico apriscatole di fronte al quale nessuna squadra italiana potrebbe opporre resistenza, oltre che rimedi difensivi adeguati? Quando nelle ultime partite ha fatto vedere sprazzi di Lukaku vero, con Atalanta in Coppa Italia e nel derby di campionato, l’Inter è tornato a essere per magia una pretendente addirittura per lo scudetto, perché nessuno ha un 9 (anche se veste il 90) come Romelu.
Lukaku è unico, Lukaku può essere il sole o un buco nero per la squadra, Lukaku deve essere pagato, Lukaku quanto potrà rendere in futuro? Queste sono le domande che assillano casa Inter in questo momento, che è quello decisivo della stagione. Che fare, allora? Crederci oggi e poi domani, immaginando che possa far volare l’Inter in direzione Coppa Italia e per un ultimo tentativo verso lo scudetto? Oppure scaricarlo subito, pensando a un sostituto che sappia giocare meglio con il nuovo Lautaro (vedi Thuram)? I posteri conosceranno la risposta.
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