L’Udinese non sa più vincere. La sfida del San Siro contro l’Inter non era quella più adatta per sbloccarsi, ma la squadra di Andrea Sottil è caduta in un vortice che la costringe a ridimensionare i piani che si era costruita nella prima parte di questo campionato. Quando sembrava poter avere ogni titolo per lottare per un posto in Europa.
I problemi rimangono sempre quelli, sempre i soliti. A partire da una preoccupante abulicità offensiva. I bianconeri non riescono più ad imbastire quelle trame capaci di mettere in difficoltà ogni avversario. Anche ieri sera l’Inter non ha mai dato l’impressione che la partita potesse sfuggirgli dalle mani, con il gol di Lovric apparso più come una parentesi. Uno sprazzo di quella squadra di inizio campionato.
Se poi quando crei delle occasioni grosse e ciabatti la palla come accaduto a Success, qualcuno inizia a pensare all’autosabotaggio. Anche perché si continua a segnare pochissimo. Cinque reti segnate in cinque partite, con la media che si alza con il 2-2 sul Sassuolo della scorsa settimana. Ma si fatica a trovare un trascinatore. Beto viene cercato con il lanternino in avanti, basti pensare che nelle ultime cinque partite il giocatore che ha prodotto più xG è Jaka Bijol, professione difensore centrale.
E in tutto questo, l’Udinese continua a soffrire maledettamente. Cinque punti nelle ultime cinque partite, media da bassifondi della classifica, ed un solo successo nelle ultime quindici partite, quello rocambolesco con la Sampdoria. E il settimo posto non sembra più un obiettivo tanto realistico.
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