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Pogba, ormai un anno ai box e un ritorno avvolto nel mistero

Il “Pog-back” continua a essere rimandato. Il francese si avvicina agli 11 mesi lontano dal campo, e la Juve attende…

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Foto: LaPresse

Era il 19 aprile 2022. Il match: Liverpool-Manchester United. Risultato finale: un roboante 4-0 per i Reds davanti ad un Anfield in estasi. Ma, come vedremo, non è solo il poker rifilato dalla squadra di Jurgen Klopp agli acerrimi rivali la grande notizia della partita. In quella occasione, infatti, per 10 minuti, vedemmo in campo anche Paul Pogba. Già, proprio il centrocampista ora di proprietà della Juventus. Bene, quel 19 aprile 2022 rappresenta l’ultima volta che il francese ha potuto mettere piede su un terreno di gioco per un match ufficiale.

L’inizio del calvario in Inghilterra

Le ultime 5 partite della scorsa Premier League, infatti, le aveva dovute saltare per colpa di un problema al polpaccio, dopo che aveva già vissuto ai box 13 match nella prima parte del campionato per colpa di un infortunio alla coscia. Un anno davvero da dimenticare in fretta nelle idee del campione del mondo 2018. Ma, come abbiamo visto e stiamo ancora vedendo, i guai si sono protratti anche nella stagione del suo attesissimo ritorno in maglia bianconera. Ma, come ogni altra occasione, proviamo a fare un minimo di ordine.

La travagliata estate in bianconero

Dopo un’estate tutto sommato tranquilla, Paul Pogba si preparava per tornare a fare sul serio con la formazione allenata da mister Max Allegri. Arriviamo, però, alla preparazione negli Stati Uniti. La data è quella del 24 luglio. In uno scontro di gioco in allenamento il ginocchio del francese viene lesionato al menisco e lo stop è immediato. A quel punto, invece di sottoporsi immediatamente all’operazione di ricostruzione dell’articolazione (che il club torinese aveva già fissato negli States), l’ex Manchester United decide di optare per una terapia conservativa. Una scelta che fa preoccupare parecchio in seno alla Juventus e, purtroppo, il tempo non farà altro che dare ragione allo staff medico. La situazione invece di migliorare peggiora drasticamente, e il nativo di Lagny-sur-Marne si rassegna: operazione e addio ai Mondiali. Siamo al 5 settembre.

Dall’operazione al non rientro

A questo punto, realisticamente, tutti aspettano il rientro di Paul Pogba in occasione del match di Cremona del 4 gennaio, il primo post-Mondiale. Ma, ancora una volta, bisogna attendere. Si procede con estrema cautela. Il tempo passa, e dopo una attesa infinita, l’ex campione del mondo torna tra i convocati nel match contro il Monza. Non scenderà in campo e solo in seguito si saprà il perché. Max Allegri ne parlava con rinnovata fiducia, ma arriva puntuale lo stop. Nuovi  guai muscolari e “Pog-back” che viene rimandato per l’ennesima volta. Lo sconforto del tecnico bianconero è evidente, tanto che ormai quando è chiamato in causa sull’argomento preferisce glissare con un “…e non so nemmeno quando potrà tornare”.

Altro giro, altri guai

A questo punto siamo giunti al 19 di febbraio. Tra poco più di una settimana saremo a marzo. Per Paul Pogba si rischia davvero di valicare gli 11 mesi di assenza dal calcio giocato. Un lasso di tempo infinito e inaccettabile a questi livelli e con modalità simili. La pessima auto-gestione dell’infortunio al menisco ha creato parecchio fastidio all’interno del club 36 volte campione d’Italia (cosa che Max Allegri non ha mai fatto nulla per nascondere), vedendo un giocatore che doveva essere la colonna del centrocampo (sul quale, tra le altre cose, sono stati investiti parecchi milioni di euro, 8 + 2 di bonus, a livello di contratto) languire in tribuna. Nemmeno un minuto in campo da agosto a fine febbraio.

Paul Pogba, e ora?

Una prospettiva che nessuno si sarebbe potuto aspettare e che ora apre uno scenario tutto da valutare. Quando tornerà Paul Pogba e, soprattutto, in che condizioni sarà? Oggettivamente avrà bisogno di parecchio tempo per rimettersi in carreggiata, per cui il rischio nettissimo è rivedere il francese al suo massimo solamente nelle ultimissime giornate di campionato, se non direttamente nella prossima stagione. Una volta l’avvocato Gianni Agnelli citava “Aspettando Godot” per stimolare Alex Del Piero dopo il suo grave infortunio al ginocchio. Ora tutta la Juventus aspetta un altro Godot, sempre di enorme importanza, ma che di nome fa Paul Labile…

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